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In esclusiva ai microfoni di Monza-News, il campione del mondo del 2006 Massimo Oddo, che in passato ha vestito, tra le altre, le maglie di Monza e Lazio, ha parlato della gara del prossimo turno di campionato che vedrà sfidarsi proprio brianzoli e capitolini. Queste le sue parole: 

Il Monza affronta la Lazio reduce dalla magica gara con l'Atletico. Che sfida si aspetta?

"Monza e Lazio sono due compagini che giocano a calcio a viso aperto, sarà senza dubbio una bella partita. Entrambe sono formazioni che non speculano. Sarri, come ben sappiamo ormai, ama far giocare bene le proprie squadre, anche se finora ha raccolto davvero poco. Dall'altra parte c'è un Monza sbarazzino, guidato da un allenatore giovane che sa mettere bene in campo i suoi ragazzi. Ci sono tutti gli ingredienti per vedere un grande match". 

Lazio-Monza è anche una sfida tra due allenatori cultori del bel gioco. Quale differenze vede tra Palladino e Sarri?

"Palladino e Sarri sono agli antipodi. Uno gioca a cinque o a tre e l'altro a quattro. La Lazio è più votata al possesso palla e alla ricerca delle trame di gioco, il Monza cerca spesso l'uno contro uno. Palladino si ispira molto a Gasperini. Quello dei brianzoli è un ottimo calcio, fatto di continuo movimento dei suoi interpreti. Sono due sistemi funzionali per le rispettive squadre". 

Come vede la scelta del Monza di puntare su Lorenzo Colombo in attacco?

"Colombo ha delle grandi qualità, ha i colpi per far bene e l'ha già ampiamente dimostrato. Certo, possono esserci dei momenti in cui ti va tutto bene e altri in cui gira tutto male, fa parte del mestiere. Si trova in una squadra molto tecnica, ecco perché sono sicuro che Lorenzo le sue reti le segnerà". 

Chi sono i calciatori più forti e in forma delle due squadre in questo momento?

"Del Monza mi piace molto Andrea Colpani, è un tipo di calciatore che a me affascina particolarmente. Tecnico e calcisticamente molto intelligente: sa fare gol, sa legare il gioco. Sa fare un po' tutto. Ha un grande futuro davanti. La Lazio sul campo ha dei valori assoluti, giocatori estramente importanti, di caratura internazionale. Ma attenzione, per la Lazio non sarà di certo una partita facile". 

Che ricordi la legano alle due piazze?

"A Monza sono esploso come calciatore, ci sono stato sia in C che in B. Nella stagione in cadetteria, da ultima ruota del carro diventai un elemento importante. Da lì poi è partita la mia avventura. In biancoceleste sono stato l'ultimo acquisto della grande Lazio di Cragnotti e la prima cessione dal ritorno in Champions League. Diciamo che ho vissuto i bellissimi momenti di quella Lazio fortissima di Cragnotti e gli anni bui dell'era Lotito in cui rischiammo anche di retrocedere. Alla fine ho lasciato i biancocelesti in Europa e con la fascia da capitano al braccio. Questa cosa mi ha sempre riempito d'orgoglio".