Dalla Callas alla Scala: Maria Carla Casanova, la signora della critica musicale
Dall'incontro con Maria Callas nel 1954 ai più grandi palcoscenici internazionali: storia della critica musicale che ha raccontato mezzo secolo di lirica.
L'Ingresso nel Giornalismo
Il suo ingresso nel mondo del giornalismo è stato facilitato dall'intervento dell'amica Adele Guffanti, illustre oculista del San Gerardo e figura di spicco del panorama culturale monzese.
Fu proprio grazie al suo sostegno che la Casanova riuscì a entrare nella redazione de "L'Italia", quotidiano di ispirazione cattolica, iniziando così la sua brillante carriera.
L'incontro con i grandi della lirica
La passione per la lirica sbocciò definitivamente dopo l'incontro con Maria Callas nel dicembre del 1954. Questo evento fu così significativo che la Casanova aggiunse il nome "Maria" alla sua firma giornalistica in omaggio alla "divina".
Tuttavia, il suo cuore di critica musicale batteva anche per Renata Tebaldi, della quale divenne biografa ufficiale.
Una carriera internazionale
Nel corso degli anni, Maria Carla Casanova si è affermata come una delle voci più autorevoli e temute della critica musicale internazionale.
La sua penna elegante ma incisiva l'ha resa una presenza imprescindibile nei più prestigiosi teatri d'opera e festival musicali, da Verona agli Stati Uniti, fino al Giappone.
Il lascito culturale
Nel suo libro "Il gesto e la musica", la Casanova ha raccolto innumerevoli aneddoti sui grandi protagonisti della musica e del teatro: da Luciano Pavarotti a Mario Del Monaco, da Plácido Domingo a Claudio Abbado, passando per Carla Fracci, Rudolf Nureyev e Franco Zeffirelli.
Con molti di loro ha costruito rapporti di profonda amicizia, diventando custode di storie e segreti del mondo artistico internazionale e portando il nome di Monza sui palcoscenici più prestigiosi.