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È tempo di grandi serate, è tempo di calcio, quello vero. Manca sempre meno al primissimo storico appuntamento dello U-Power Stadium, mancano meno di 48 ore al venticinquesimo "Trofeo Luigi Berlusconi". Per fare quattro chiacchiere sullo storico appuntamento tra Monza e Juventus, ma non solo, abbiamo raggiunto un personaggio che quotidianamente del calcio ne fa la sua vita: Luciano Moggi, storico dirigente della Juventus. Galliani, Allegri, Donnarumma, Locatelli e non solo: queste le sue parole.

‘Dopo diversi anni di assenza torna il Trofeo Berlusconi, questa volta con la novità Monza: che partita dobbiamo aspettarci?’

‘Il Trofeo Berlusconi è sempre una bella manifestazione, molto sentita, perché l’abbiamo fatta tutti gli anni e dunque non poteva mancare neppure con il Monza, anche perché la proprietà è quella di Silvio Berlusconi, per cui è un’amichevole diversa dalle altre. Quando si giocava con il Milan era come se fosse una partita di campionato, perché di fatto chi vinceva il Trofeo Berlusconi solitamente vinceva anche il campionato: era una partita attesa e che incideva sul morale dei giocatori’

‘Solida proprietà e dirigenza molto preparata: secondo lei il Dottor Galliani riuscirà a portare il Monza in Serie A per la prima volta nella sua storia?’

‘Beh, io credo di sì perché Galliani ha esperienza di conduzione su svariati campi, la disponibilità economica, ringraziando Dio, ce l’ha, per cui ci sono tutte le possibilità per andare in Serie A…’

‘Per quanto riguarda, invece, la Juventus: le piace questo ritorno al passato con Massimiliano Allegri alla guida?’

‘Se si parla di un ritorno per Allegri, sì, mi piace. Invece, a livello di rosa, la Juventus per il momento è quella dell’anno scorso, quindi non è che cambi la sostanza: cambia il manico e quello è importante, anzi quasi determinante’

‘Attesa, incontri, nuove formule: l’affare Locatelli la convince?’

‘È una cosa che penso si faccia, migliora sicuramente il centrocampo della Juventus, non lo perfeziona ma lo migliora…’

‘Per chiudere con il calciomercato: l’affare Donnarumma-PSG sarebbe potuto succedere anche nell’epoca in cui lavorava lei nel mondo del calcio?’

‘No, assolutamente, è stata una serie di sbagli e ritardi a livello contrattuale, ma i dirigenti di adesso non potevano far niente se non sottostare alle richieste del giocatore. Io non lo avrei mandato via, ma non conosco la portata economica del Milan però ritengo che ci sia stato un errore soltanto perché il giocatore poteva essere il portiere del Milan per vent’anni, un po’ come Buffon con la Juventus’

‘Tornando al Trofeo Berlusconi: se una volta chi si aggiudicava il Trofeo Berlusconi vinceva il campionato, oggi possiamo dire che se vince il Monza andrà in Serie A, mentre se vince la Juventus porterà a casa campionato e Champions League?’

‘(Ride ndr) È una cosa che si augurano in tanti, però è una cosa abbastanza difficile: adesso di sicuro c’è solo il Trofeo Berlusconi…’

Simone Schillaci