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giovanni galeone

Galeone era stato invitato da Arrigo Sacchi a seguire la finale di Champions League, che vide i rossoneri trionfare per la seconda volta. Dopo la partita, durante i festeggiamenti in hotel, l’ex tecnico ebbe l’opportunità di conoscere Berlusconi. “Fino alle 5 del mattino a parlare di calcio”, ha raccontato Galeone, descrivendo un dialogo appassionato che lo colpì profondamente. 

silvio berlusconi

Berlusconi, entusiasta della conversazione, gli disse: “Bene Galeone, mi chiami che dobbiamo proseguire questa chiacchierata”. Tuttavia, Galeone non fece mai quella telefonata, sperando che fosse il presidente a ricontattarlo. “Mai alzato il telefono: speravo lo facesse lui. E così quel che poteva essere, non è stato”, ha confessato con rammarico, riflettendo su un’opportunità sfumata che avrebbe potuto portarlo sulla panchina del Milan.

Un’occasione mancata con i rossoneri

Quella notte a Vienna rappresentò per Galeone un momento cruciale, un’occasione che avrebbe potuto cambiare il corso della sua carriera. La possibilità di lavorare con il Milan, una delle squadre più prestigiose al mondo, rimase solo un sogno. Nonostante il rimpianto, Galeone guarda a quell’episodio con una certa serenità, consapevole che la sua vita nel calcio gli ha comunque regalato momenti indimenticabili. 

L’incontro con Berlusconi, però, resta un ricordo vivido, simbolo di un “what if” che ancora oggi lo fa riflettere su come sarebbe potuta andare diversamente la sua storia con i rossoneri.