L’analisi di Brescia-Monza - Un'altra risposta da parte del gruppo di Stroppa
La parola è una sola: finalmente! Finalmente la prima vittoria fuori casa, finalmente i gol decisivi, finalmente Machin e finalmente Gytkjaer. Un pomeriggio iniziato nel peggiore dei modi (d’altronde come sempre), quando il comunicato ufficiale della società riportava le positività al Covid 19 di Paletta e soprattutto Dany Mota, l’uomo che nelle ultime giornate era risultato decisivo con le doppiette al Como e al Cosenza.
Stroppa disegna la squadra, puntando sul solito 3-5-2 con Di Gregorio in porta, Caldirola, Marrone e Donati in difesa, D’Alessandro e Pedro Pereira sulle fasce, Colpani, Barberis e Machin a centrocampo e coppia d’attacco inedita con Valoti a supportare Gytkjaer.
Nei primi minuti sono le rondinelle a dettare i tempi di gioco: Jagiello, Mangraviti e Moreo non sono dei clienti facili per il terzetto difensivo e Colpani, Barberis, Machin e Valoti sono costretti per più di una volta ad abbassarsi per poi provare a ripartire in contropiede con D’Alessandro e Pedro Pereira. Il gioco attendista di Stroppa sembra alla lunga premiare i biancorossi, dato che l’ottimo fraseggio tra Colpani e Pedro Pereira a sinistra e le ripartenze di D’Alessandro e Machin sulla destra mandano spesso in crisi la squadra di Pippo Inzaghi, che comunque prova a venire fuori con la solita compattezza e l’esperienza dei suoi giocatori. I biancorossi sembrano però volere a tutti i costi il vantaggio che viene trovato al quarantesimo del primo tempo: sugli sviluppi di un corner, Caldirola prova la girata ma serve l’assist per Gytkjaer che non sbaglia l’appoggio in porta e trova il secondo gol consecutivo dopo quello di martedi col Cosenza. Una liberazione per il vichingo che finalmente può lasciarsi alle spalle un periodo difficile e provare a prendersi il Monza dopo tanto tempo.
Nel secondo tempo il Brescia toglie Moreo e butta nella mischia Palacio, ma la sostanza non cambia: è il Monza a fare la partita e ad avere il controllo della gara in ogni situazione.
Il raddoppio infatti arriva dopo dieci minuti: stop magistrale di Gytkjaer che serve Valoti in area, il numero 10 biancorosso trova poi Machin che con una finta si beve un difensore e insacca il suo terzo gol che chiude definitivamente i conti al Rigamonti e regala i primi tre punti in trasferta per i biancorossi.
Una gara perfetta, sia sul piano tattico che su quello gestionale, un vero capolavoro per mister Stroppa che avvicina il Monza nella parte alta della classifica e che sembra convincere gli addetti ai lavori con il suo lavoro e il suo controllo del gruppo in tutte le sue dinamiche e complessità.
Ovvio che si deve continuare su questa strada: non bisogna assolutamente appoggiarsi sugli allori e bisogna trovare quella continuità che deve portare il Monza a dire la sua in questo campionato. Vietato rilassarsi e pensare che questa vittoria sia arrivata per puro caso.
Avanti tutta, bisogna continuare cosi!