Esclusiva MN, Balzarini: ‘Monza penalizzato dal mercato, serve una Serie A…’

Gianni, sia la Juventus che il Monza arrivano da una sconfitta, rispettivamente contro Parma e Napoli. Che partita ti aspetti domenica?

“Tutto da vedere: il Monza non ha sfigurato contro il Napoli, e resta la convinzione che, se Turati non avesse fatto quell’uscita a vuoto, la partita sarebbe finita diversamente. La Juventus invece sembrava aver fatto un passo avanti con Tudor, ma dopo Parma sembra averne fatti addirittura due indietro. Domenica lotterà più contro se stessa, sperando che la gara coi ducali sia stata solo un incidente di percorso.”

Come sta andando e come sta cambiando la Juventus dopo l’arrivo di Igor Tudor e l’esonero di Thiago Motta? Quali sono i giocatori più importanti della Vecchia Signora in questo momento?

“Alla Juve vincere non è importante: è l’unica cosa che conta. Dopo essere usciti in quel modo dalle coppe e dopo aver perso in casa 4-0 con l’Atalanta e 3-0 al Franchi contro la Fiorentina, la proprietà ha deciso di cambiare. Tudor sta vivendo una situazione strana: sa benissimo di essere un traghettatore e di avere poche chance di rimanere il prossimo anno, ma ha accettato comunque di allenare la Juventus. Il giocatore più pericoloso? Dico Yildiz.”

Parlando di ex: Michele Di Gregorio è arrivato a Torino dal Monza, dove era amatissimo. Alla Juventus, però, ha diviso i tifosi. Come sta andando il suo processo di adattamento? E credi possa affermarsi come portiere di alto livello?

“Non è mai facile passare da un club come il Monza a uno come la Juventus. Qui cambia tutto, dalla preparazione fisica all’aspetto mentale. Di Gregorio sta facendo molto bene, ha già compiuto parate importanti: solo che sostituire un mostro sacro come Szczesny non è facile. Un conto sarebbe stato sostituirlo con uno come De Gea, un altro è scommettere su un giovane e vedere come si comporta. Ma sono sicuro che anche Michele diventerà un portiere importante con la maglia della Juventus.”

Il campionato ha sicuramente risentito della scomparsa di Papa Francesco, con i rinvii di molte partite e la riorganizzazione dei match. Non si rischia di falsare un po’ il campionato?

“In Italia siamo abituati a dirlo, ma sarebbe stato così se la Lega avesse concesso all’Inter di giocare una gara fondamentale per lo scudetto contro la Roma il 21 maggio invece che domenica.

Quello che deve far riflettere è che ogni anno, tra lutti o altro, si rinviano partite e non si trova mai una data perché 20 squadre sono troppe. Fiorentina-Atalanta di un anno fa fu l’emblema di questo. Se avessero giocato per obiettivi importanti sarebbe stato deleterio. Bisognerebbe scendere almeno a 18 squadre per avere un calendario più equilibrato: in Europa si giocano molte più partite, e credo che 4 partite in meno in Serie A possano garantire maggiore equilibrio. Francia e Germania lo hanno fatto, e non vedo perché non possiamo farlo anche noi…”

In ambienti Mediaset si parla del Monza? Girano voci circa il futuro del club brianzolo?

“Le notizie che arrivano sono quelle che leggiamo tutti i giorni. Ovviamente da parte della proprietà c’è silenzio, perché si tratta di questioni molto delicate. Sicuramente c’è rammarico, perché quello di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani era un progetto molto importante: dopo due anni splendidi in Serie A, ora ti ritrovi ad affrontare tante difficoltà. Conoscendo Fininvest, posso dire che lascerà il Monza in mani sicure e farà di tutto per dare continuità al progetto iniziale dei biancorossi.”

Come giudichi la stagione complicata del Monza?

“Il mercato di gennaio ha detto tutto: hai venduto i giocatori migliori puntando su scommesse. Galliani è un ottimo dirigente, ma senza investimenti può fare poco. Il Monza ha perso molte partite di misura, spesso con un gol di scarto. Anche il cambio in panchina non ha aiutato: sostituire Nesta con un’altra scommessa invece che con un tecnico esperto è stato un errore. Peccato, perché il progetto era davvero solido.”

Antonio Scirtò

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