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"Sono felice di quello che ho fatto. Ho vinto tutto a livello di club, mi manca solo qualcosa a livello di Nazionale. È l'unica cosa che posso rimpiangere, ma non è mai troppo tardi. L'ultima chiamata è stata inaspettata, è stato davvero emozionante. Ora speriamo che l'Italia vada ai Mondiali, poi magari pensiamo anche a vincerli. La Macedonia non è una squadra semplice da affrontare, non bisogna sottovalutarla, così come la Turchia". Intervistato da Dazn, l'ex Monza Mario Balotelli evita ogni polemica in chiave azzurra e si scopre primo tifoso della nazionale di Roberto Mancini.

L'ex attaccante del Monza rivela poi che gli sarebbe piaciuto diventare una bandiera dell'Inter, la squadra che lo ha lanciato nel calcio professionistico: "Quando sono arrivato - ha spiegato in tv - era quello l'obiettivo. Moratti è inarrivabile come persona. Mi aveva regalato una moneta d'oro, ce l'ho ancora, e lì per lì mi sono detto 'perché mi dà una moneta d'oro?' Però non capivo, ero giovane. 'Perché mi dà una moneta d'oro così?' E lui mi diceva: 'guarda che è molto importante, perché ci credo, perché hai le qualità secondo me'. Non capivo il discorso, e poi mi ricordo che sono andato nello spogliatoio e l'ho fatta vedere a Marco Materazzi e mi ha detto: 'sai che questa l'ha regalata a Ronaldo il Fenomeno, a Recoba, ad Adriano e Ibra? L'ha regalata solo a queste quattro persone, quindi fidati che se te l'ha data...' e quindi li ho capito, questa cosa mi è sempre rimasta".