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Bartolomeo Corsini, attuale direttore generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, sta portando avanti un'ambiziosa iniziativa per riportare parte di questi tesori nella loro sede originaria. La sua visione è chiara: per trasformare la Villa in un vero museo, è fondamentale recuperarne l'identità storica attraverso i suoi arredi originali. Per questo motivo, ha avviato trattative sia con il Quirinale che con Palazzo Reale di Milano, dove molti di questi pezzi sono attualmente conservati.

La situazione attuale

Alcuni primi risultati sono già stati ottenuti: la Villa ha ricevuto in comodato d'uso dal Quirinale sette dipinti della famiglia Savoia e cinque elementi d'arredo, tra cui alcuni tavolini, una libreria e un divanetto, ora esposti al secondo piano nobile. Va ricordato che circa 200 dei 700 mobili che oggi arredano il Quirinale provengono proprio dalla Villa Reale di Monza, trasferiti per volere di Vittorio Emanuele III prima della chiusura della Reggia nel 1919.

Le sfide legali e storiche

Marina Rosa, che presiede il Centro documentazione residenze reali lombarde, spiega che il recupero degli arredi dal Quirinale presenta delle complessità legali, poiché il trasferimento avvenne per esplicita volontà reale. Tuttavia, la situazione appare più promettente per quanto riguarda i beni conservati nei depositi di Palazzo Reale di Milano.

Il futuro della Villa

villa reale

Parallelamente a queste iniziative di recupero, la Villa sta investendo nel restauro del patrimonio già presente. L'assessora alla Cultura Arianna Bettin ha annunciato importanti interventi previsti per il 2025, che includeranno il restauro di pavimenti lignei in tre sale di rappresentanza e il recupero di diverse opere d'arte storiche.