Ranieri e Palladino, volti nobili e signori del calcio
Sir Claudio a Cagliari, Professor Raffaele a Monza. Legami magici coi tifosi, uomini di sport dal cuore grande.
Claudio Ranieri e Raffaele Palladino.
Due allenatori “contagiosi”, pieni di carisma e di virtù. Emblemi di un calcio genuino, contro le derive del tempo e la decadenza, mentalità vincenti e slancio morale a tenere viva la purezza del football.
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Ranieri e Palladino, Maestro e Principe
Umiltà e umanità a speziare la passione, sensibilità e attenzione nel rapporto con gli altri, intelligenza e consapevolezza, attaccamento alle proprie squadre e ai tifosi, leader autorevoli e stimati, professionalità e compostezza, stile ed eleganza in campo e fuori, ideali rappresentati di un calcio che dialoga col romanticismo, con idee e progettualità, in movimento contro ogni forma di immobilismo, filosofi di un gioco dinamico che abbraccia il coraggio e l’equilibrio, le qualità e i principi, la tattica e la libertà di creare, con l’intuito di chi sa leggere le situazioni e le comanda, pionieri di spirito e semplicità, centri di gravità dei rispettivi gruppi, trascinatori e fonti di coesione, identità e valori a contagiare l’ambiente.
Da Cagliari a Monza: legami magici coi tifosi
Sir Ranieri e Professor Palladino, volti nobili e gentili del calcio, uomini di sport temprati dall’educazione e dal rispetto.
Claudio a Cagliari, Raffaele a Monza: alchimie forti con le piazze, legami unici con la gente, cuore aperto verso il prossimo con naturalezza e spontaneità, sentimenti speciali che diventano magia.
Perché, come diceva Totó: “signori si nasce”. E loro, modestamente, “lo nacquero”.
A cura di Andrea Rurali