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L'autopsia eseguita venerdì sul corpo di Giovanna Chinnici ha rivelato dettagli agghiaccianti sulla violenza subita, evidenziando colpi precisi e letali diretti anche al cuore. 

La brutalità dell'aggressione non ha lasciato alcuna possibilità di sopravvivenza alla vittima.

La dinamica dell'evento

ambulanza

Il dramma si è consumato mercoledì pomeriggio in via Magellano, quando Caputo ha aggredito mortalmente la cognata Giovanna Chinnici, 63 anni, mentre questa cercava di proteggere la propria figlia. 

L'uomo deve ora rispondere di omicidio volontario, tentato omicidio nei confronti della nipote ventottenne e stalking per le continue vessazioni.

Le tensioni familiari

Il contesto in cui è maturata la tragedia rivela una storia di conflitti protratti nel tempo. Il figlio dell'accusato ha riferito di tensioni legate all'uso dei condizionatori e di sofferenze familiari che si perpetuavano da 5-6 anni. 

Di contro, la sorella della vittima ha denunciato uno scenario di stalking perpetrato dalla famiglia Caputo, contestando la versione sui condizionatori e descrivendo un clima di ostilità persistente.