Clamorosa indagine sul fratello di un campione olimpico brianzolo per spionaggio!
Giacomo Tortu accusato di aver ottenuto illegalmente informazioni riservate su Jacobs. L’indagine della Procura di Milano si inserisce nello scandalo delle cyber-spie di Equalize

L’ex superpoliziotto Carmine Gallo avrebbe messo a verbale che Tortu si sarebbe rivolto alla società Equalize, già coinvolta in un’inchiesta per accesso illecito a banche dati istituzionali, per ottenere informazioni riservate su Jacobs. In particolare, l'obiettivo sarebbe stato verificare presunti sospetti di doping attraverso l’accesso illegale agli esiti delle analisi del sangue, oltre che ai contenuti di telefonate e chat tra l’atleta e il suo entourage.
I dettagli dell'indagine
L’inchiesta si concentra su fatti avvenuti tra il 2020 e il 2021, un periodo chiave per Jacobs, durante il quale l'atleta ha conquistato record italiani ed europei, culminando con la doppia vittoria olimpica di Tokyo. Secondo le ricostruzioni, Giacomo Tortu si sarebbe presentato negli uffici di Equalize a Milano, convinto che i certificati del sangue di Jacobs contenessero informazioni compromettenti e che fossero stati occultati.
Il materiale richiesto sarebbe stato fornito a seguito di un pagamento, ma la chiavetta ricevuta da Tortu sarebbe risultata vuota. Un’ulteriore analisi del Ros di Roma ha rivelato che, in una cartella datata 2021, erano presenti numeri di telefono e chat di Jacobs e del suo staff. Un’altra chiavetta Usb, trovata in possesso del superhacker vicentino Gabriele Pegoraro, sembra contenere materiale lavorato in modo più approfondito, suggerendo che l’operazione di spionaggio sia stata portata a termine.
Le reazioni di Jacobs e della FIDAL
Marcell Jacobs ha commentato la vicenda dichiarando:
Personalmente credo a Filippo Tortu quando dice di essere estraneo alla vicenda che coinvolge il fratello Giacomo. Detto questo, che qualcuno abbia potuto spiare i miei cellulari mi rattrista e mi preoccupa.
Anche il presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL), Stefano Mei, ha espresso la propria posizione:
Qualunque attività di spionaggio o tentativo di spionaggio contro Jacobs sarebbe oltre che illegittimo, ingeneroso nei confronti di un grande campione.
La FIDAL ha inoltre precisato che, qualora fosse confermata l’indagine su Giacomo Tortu, la propria Procura federale valuterà le carte disponibili una volta terminato il procedimento penale. Tuttavia, ha sottolineato che la vicenda non coinvolgerebbe Filippo Tortu.
L’impatto sulla staffetta azzurra
Nonostante le indagini in corso, la Federazione ha rassicurato che il gruppo della staffetta azzurra continuerà a lavorare con serenità in vista della stagione 2025, con Mei in testa:
Resta il fatto che indipendentemente da tutto, oggi come sempre in staffetta ci va chi corre più forte. Sino a condanna, gli indagati e gli incolpati sono innocenti, e auspico davvero che non ci sia stata alcuna attività di spionaggio o tentativo di spionaggio contro Marcell, perché sarebbe oltre che illegittimo, ingeneroso nei confronti di un grande campione.
L’inchiesta prosegue per chiarire il ruolo effettivo di Giacomo Tortu e accertare l’esistenza di una rete di sorveglianza illegale nel mondo dell’atletica.
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