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foto Buzzi
foto Buzzi

Era nell'aria da diversi giorni, ma ora ha assunto i saturnini (trattandosi di un ritiro) crismi dell'ufficialità. L'ormai ex portiere carrarino Gianluigi Buffon, campione del Mondo 2006 con l'Italia, ha appeso i guanti al chiodo all'età di 45 anni e mezzo (è un classe 1978), e dopo 28 anni di carriera. Messi a referto 975 incontri coi club, più i 176 in Nazionale maggiore. 

Lo ha comunicato lo stesso estremo difensore, di origini friulane, mediante i suoi canali social, con un breve pensiero:

"Finisce qua. Mi hai dato tutto. Ti ho dato tutto. Abbiamo vinto insieme"

Detiene una serie infinita di record, tra cui quello di calciatore con più presenze in A (657), colui che ha vinto più Scudetti (10, più due revocati), l'estremo difensore con i maggiori minuti d'imbattibilità consecutivamente nella massima serie italiana (974') e il recordman di caps in Nazionale (176).

Quattro le casacche vestite, quella iniziale (dopo i primissimi passi tra Canaletto, Perticata e Bonascola) e finale del Parma (con cui esordì, stupendo il mondo pallonaro, brillando e stoppando al Tardini, coi suoi abbacinanti interventi, l'attrezzatissimo Milan di Capello il 19 novembre 1995), la Juventus (19 anni totali con la quale scese anche in B), la parentesi al Paris Saint-Germain e l'amatissima maglia della Nazionale azzurra (lasciata nel 2018), con cui fu anche campione d'Europa Under 21 nel 1996, oltre che la celebre rassegna iridata coi ‘grandi’.

Innumerevoli trofei in una carriera memorabile, nella quale è mancata solo la Champions League nella sua personale bacheca.

Buffon, uno degli estremi difensori più rabdomanti nell'intero panorama storico calcistico, ha anche sfidato, in match ufficiali, il Monza, scendendo in campo pure all'U-Power Stadium, nella stagione 2021-22 di Serie B. Subì gol dal Vichingo Gytkjær, idolo biancorosso.

Ora per lui il percorso calcistico potrebbe continuare come dirigente, col possibile approdo nello staff della Nazionale, nelle vesti (si dice) di Team Manager o Capo Delegazione.

Ecco poi, per chiudere, un altro messaggio divulgato da Gigi:

“28 anni di carriera mi sembra un risultato incredibile, quasi impensabile, soprattutto per la continuità di rendimento dimostrata in quasi tre decenni. Questo, secondo me, è l’aspetto che più determina il valore di una carriera sportiva, in questo caso la mia. Ci ho messo così tanta passione, dedizione, entusiasmo e allegria che a guardarmi indietro, posso dire che sono veramente volati. Sì, questi 28 anni – con queste due date (19 novembre 1995 e 30 maggio 2023, l’esordio in A e l’ultima in B) – sono la mia storia calcistica e la mia storia sportiva. Ma anche la storia di chi, con il tifo, con le lacrime e con l’amore, in questi 28 anni mi ha sostenuto. Voglio anche ringraziare Parma e la sua gente perché veramente mi ha fatto sentire tanto amato, anche in questi due anni: il Presidente Kyle Krause – una delle persone migliori che ho conosciuto nel mondo del calcio – e i direttori della Società, ché mi avevano chiesto immediatamente di ricoprire un ruolo manageriale nel Gruppo“.