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Claudio Trotta

Claudio Trotta, produttore artistico italiano e fondatore di Barley Arts, ha portato Bruce Springsteen a Monza l'anno scorso. Nonostante i violenti nubifragi che fino al giorno prima avevano funestato la città, la gestione dell’evento fu efficiente, senza sostanziali problemi di afflusso e deflusso degli spettatori e senza criticità significative, se non qualche disfunzione nella ristorazione interna e nel servizio di controllo, non direttamente responsabilità di Barley.

L'intervista 

Monza: una città per grandi eventi musicali?

"Monza può serenamente ospitare eventi musicali di qualsiasi portata al Parco o allo stadio. Ovviamente, quando si muovono grandi masse di persone, la viabilità, i servizi accessori e i parcheggi debbono essere curati con particolare attenzione e rispetto da tutte le parti coinvolte, organizzatori e istituzioni.”

Eventi green e tutela ambientale

Claudio Trotta

Per quel che concerne il Parco, gli ambientalisti storcono il naso per via dei danni ambientali che grandi eventi di massa possono comportare, soprattutto se costanti nel tempo: c’è un modo efficace per ovviare a questo rischio? Si può pensare a concerti green?

"La mia opinione sul tema è la stessa da 45 anni: il verde va tutelato, ma vissuto. I concerti non creano danni ambientali. La maleducazione e la disorganizzazione li creano. Si tratta semplicemente di essere professionali e attenti alle modalità di preparazione, comunicazione e attuazione di quanto si fa. Il vero enorme problema è il tempo. I cambiamenti climatici in essere hanno generato fenomeni imprevedibili e ingestibili a prescindere dal tema degli spettacoli di massa, di qualsiasi natura ormai, e sempre più frequenti in tutta Europa. È quindi fondamentale studiare attentamente qualsiasi emergenza si debba affrontare."

Monza come alternativa a Milano?

Monza può essere attrattiva per stagioni di grandi concerti, diventando alternativa a Milano o si presta meglio a concerti di media entità?

"Credo che non sia allo stato dell’arte opportuno immaginare una eccessiva presenza di grandi eventi, mentre sarebbe molto interessante pensare ad un utilizzo continuativo in Villa Reale di uno spazio di qualità intermedio con 2.500/3.500 posti a sedere, dedicato a una programmazione musicale e teatrale dalla primavera a fine settembre. Uno spazio di questa natura a Milano non esiste e questo davvero caratterizzerebbe Monza rispetto a Milano."

Il futuro dello stadio di Monza

E invece lo stadio, ricoprendo la fascia dei 10mila spettatori, potrebbe essere valorizzato di più?

"Non con questa capienza. Andrebbero fatti lavori per aumentare la capienza ad almeno 20/25mila spettatori."

Ricordi musicali a Monza

Ha qualche ricordo musicale che la lega a Monza al di là del concerto di Springsteen?

"Avrei tanto voluto vedere il live dei Pink Floyd. In compenso, ho giocato a pallone, al Brianteo, il match Iron Maiden vs Radio Dj, partita benefit in occasione di un mio tour di Iron Maiden. Un ricordo bellissimo."

Questa intervista è stata realizzata da Il Giorno.