Monza, a Empoli una brutta sconfitta che non giustifica certi commenti: quanto manca Silvio Berlusconi...
Il punto di Paolo Corbetta dopo il ko del Monza contro l'Empoli
Male, molto male, malissimo. Prima ancora che una brutta sconfitta, la gara di Empoli ci ha portato in dote una prestazione disastrosa, con un Monza maltrattato non dall’Inter o dal Real Madrid, ma da una formazione che non vinceva una gara da due mesi e che aveva realizzato solo undici gol nelle precedenti venti giornate di campionato. Un Empoli che, a mio giudizio, nonostante l’arrivo di un tecnico che sa dare carica come Nicola, lotterà fino all’ultimo turno per trovare i punti per la permanenza in A. Il che non è motivo di consolazione per chi ama i colori biancorossi, anzi ne aumenta le preoccupazioni per il momento decisamente negativo che la squadra di Palladino sta attraversando.
Monza, dopo il ko di Empoli ci vuole equilibrio
Però ci vuole equilibrio, ci vuole misura nel criticare e nel giudicare, ci vuole la “testa” e non la “pancia”. Ogni tifoso è libero di dire ciò che vuole, ci mancherebbe. Ma ci vuole molto coraggio e una certa incoerenza nel sentenziare che il Monza “è già in zona retrocessione”. Qualcuno lo ha scritto, qualcun altro non lo dice apertamente ma lo fa capire. Non è possibile che per qualcuno vincere due partite consecutive ti apra orizzonti “europei”, così come due sconfitte di fila ti condannino alla lotta per la permanenza in serie A. Mah, faccio fatica a comprendere questi umori così altalenanti…Anche perché, sarò poco ambizioso, ma io continuo ad avere come unico obiettivo una tranquilla salvezza.
Resta il fatto che ad Empoli il Monza ha perso la prima gara contro una squadra che sta nella parte destra della classifica attuale. E ha perso brutalmente, con il paradosso di aver avuto il possesso palla per oltre il 70% del tempo di gioco, non andando mai in gol. Un dato che attesta la vera malattia del Monza di quest’anno ed in particolare di questo scorcio di stagione: spentasi la vena realizzativa (e non solo quella) di Andrea Colpani e con attaccanti che segnano poco, il controllo del gioco della squadra di Palladino resta fine a sé stesso. C’è ancora qualche giorno per intervenire sul mercato, altrimenti occorrerà fare di necessità virtù. Il che significa arrangiarsi con quel che si ha in casa e al contempo modificare qualcosa nel gioco e nel modo di stare in campo.
Monza, quanto ti manca Silvio Berlusconi…
Nel corso di una stagione ogni squadra ha il suo momento no, il periodo in cui tutto o quasi gira storto. Compito di Palladino è far sì che il momento di negatività stagionale del Monza sia quello in corso e che si trovino i presupposti per ripartire in fretta. Tutto sommato, è meglio che il momentaccio abbia messo a nudo i problemi del Monza proprio adesso, con il mercato ancora aperto. Adriano Galliani ha sicuramente nelle proprie corde le carte da giocare, ma senza il supporto di Silvio Berlusconi certe dinamiche societarie non sono più le stesse. E allora, maniche rimboccate da parte di tutti, cercando di sostenere la squadra in un momento difficile e con la squadra stessa e la società più vicine a percepire il calore dei propri tifosi.