In Brianza esplode la polemica sul cachet di Federica Pellegrini: ecco cos'è successo
Minoranza critica la spesa per l’evento, maggioranza difende i valori

Samuele Pallavicini, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha espresso perplessità sull’entità della spesa, paragonando i 26.500 euro allo stipendio medio annuale di un operaio italiano. Ha messo in discussione la trasparenza della comunicazione, ricordando che in Commissione era stato inizialmente escluso un cachet per gli ospiti. Pallavicini ha suggerito che una cifra simile avrebbe potuto essere investita in interventi duraturi, come la sistemazione dei campetti sportivi di via Ripamonti e Caduti di Nassirya, o per valorizzare personaggi locali, evitando un esborso così significativo. Anche Elisabetta Viganò della Lega ha criticato il cachet, definendolo sproporzionato per un evento di poche ore in un giorno feriale, mentre Luca Tommasi di Forza Italia ha sottolineato il duplice vantaggio per Pellegrini, che ha potuto promuovere il suo libro e incassare una cifra elevata, definendo la scelta “esosa” e proponendo una negoziazione più vantaggiosa.
La difesa della maggioranza: valori per la comunità

La maggioranza di Centrosinistra ha difeso con convinzione la decisione di ospitare Federica Pellegrini. Patrizia Bertocchi, capogruppo del Partito Democratico, ha sottolineato che la cultura, pur avendo un costo, rappresenta un investimento per la crescita della comunità, offrendo spunti di riflessione e ispirazione. Ha chiarito che i fondi utilizzati non sono stati sottratti ad altri settori, ribadendo l’importanza di eventi che arricchiscono il tessuto sociale. L’assessore allo Sport, Paolo Cazzaniga, ha evidenziato il valore morale dell’incontro, descrivendolo come una “dote di valori e sentimenti” per bambini e famiglie, un’alternativa alla Dote sport che punta sul sociale attraverso lo sport. Il sindaco Alberto Rossi ha aggiunto che la spesa, coperta per metà dagli sponsor, è in linea con eventi di questo calibro, come il precedente incontro con il cantante Sangiorgi dei Negramaro. Rossi ha enfatizzato l’autorevolezza di testimonial come Pellegrini, capace di trasmettere messaggi significativi ai giovani, e il prestigio di ospitare due campioni olimpici (Pellegrini e Filippo Tortu) in una settimana.
Un bilancio tra eventi e priorità
Il dibattito si è concentrato sul rapporto tra il costo dell’evento e il suo impatto. Rossi ha ribadito che la maggior parte del bilancio comunale è destinata a servizi sociali e opere pubbliche, ma una quota significativa è riservata a eventi che migliorano la qualità della vita in città. Pallavicini, pur non contestando il valore dell’incontro, ha chiuso il confronto sottolineando che la Città europea dello sport avrebbe potuto essere un’opportunità per investire in infrastrutture sportive, anche con il supporto degli sponsor, e che la comunicazione sull’evento avrebbe dovuto essere più chiara, evitando l’impressione che fosse a pagamento. La polemica riflette visioni diverse su come bilanciare eventi di prestigio e necessità pratiche per la comunità.