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Voleva vivere 120 anni Silvio Berlusconi, dovrà accontentarsi dell'eternità. Uomo dalle mille sfaccettature, animato da un'irrefrenabile voglia di lasciare un segno in questo mondo, è riuscito, come un navigatore rinascimentale, a varcare i limiti dell'ignoto, conquistando ogni universo da lui esplorato con le sole armi del carisma e dell'esperienza. Imprenditore, politico, dirigente sportivo, statista, editore, non esisteva ruolo che Berlusconi non riuscisse sapientemente a incarnare con eleganza e quel giusto briciolo di follia, fondamentale per ambire a traguardi storici e per certi versi irripetibili

Non era mai sazio di sfide impossibili, nemmeno dopo aver fondato un impero economico, guidato quattro governi, interrotto il monopolio della Rai e vinto cinque Coppe dei Campioni con il Milan. Per Silvio vincere era una necessità fisiologica, un bisogno del quale, pur volendo, non avrebbe mai potuto fare a meno. Un fuoco ardente che l'ha spinto, nel 2019, a rilevare il Monza, con l'obiettivo di regalare alla piazza la Serie A, categoria solamente accarezzata prima dell'avvento del tandem Berlusconi-Galliani, capace di centrare l'agognato obiettivo nel giro di quattro stagioni. 

Ma non c'era solo l'ambizione, il desiderio di stupire, dietro l'acquisto del Monza, che ai più poteva apparire un capriccio di un uomo ormai anziano e che invece nascondeva anche, e soprattutto, il desiderio di restituire qualcosa a una terra, La Brianza, che ha sempre amato molto. Un gesto d'amore encomiabile, come tanti altri compiuti da Silvio Berlusconi nel corso della sua vita, durante la quale non ha mai lesinato aiuto e supporto a chiunque, come lui, sognava di cambiare in meglio questo mondo. Diversi i personaggi che devono al Cavaliere la loro carriera, da Fabio Capello a Ennio Doris, passando per Fedele Confalonieri, Adriano Galliani e, infine, Raffaele Palladino, voluto fortemente sulla panchina dei bagaj proprio dall'ex premier e rivelatosi rivelazione del campionato appena concluso. 

Sacrificio, lavoro e competenza, ingredienti che hanno reso grandi tutte le aziende di Berlusconi, portati anche a Monzello, per ripetere, con le dovute proporzioni, quanto fatto al Milan nella sua trentennale gestione. Un ultimo grande traguardo raggiunto nella sua Brianza per Silvio Berlusconi, a completamento di un cerchio apertosi suonando una chitarra sulle navi da crociera e chiusosi ieri, al termine di un viaggio unico e irripetibile, del quale tutti, almeno una volta, abbiamo sognato di essere i protagonisti. A Dio Silvio.