Moto 3, la rimonta pazzesca di Arbolino non basta: sfuma il titolo mondiale per il pilota lombardo
Solo quattro sono i punti che dividono alla fine del Campionato Mondiale Moto 3 il pilota di Garbagnate Milanese Tony Arbolino e il titolo. Il quinto posto ottenuto oggi sul tracciato di Portimao, in Portogallo, non è bastato al pilota del team Snipers per superare lo spagnolo Albert Arenas, nonostante Tony sia stato protagonista di una corsa pazzesca dove ha rimontato ben 22 posizioni!!
Il titolo probabilmente Arbolino lo ha perso nelle qualifiche: il ventisettesimo crono ottenuto lo ha fatto partire dalle retrovie ed ha consentito a Fernandez e Alcoba, poi raggiunto da Foggia, di scappare subito e lottare per la vittoria. Vittoria che era forse l’unico risultato ottenibile dal pilota di Garbagnate per poter superare in classifica Arenas, il quale ha potuto gestire la corsa sapientemente, potendosi accontentare della dodicesima posizione assoluta.
Arbolino in gara è sembrato avere un passo come nessuno dei rivali, con una progressione incredibile che gli ha consentito di rimontare furiosamente dalla ventisettesima posizione fino alla quinta. Un passo simile al suo l’hanno avuto solamente Fernandez, vincitore e il duo del team Leopard, Masia e Foggia: il primo è caduto nel finale di gara, l’italiano è riuscito ad arrivare secondo dopo aver scontato ben due long lap penalty.
Arbolino è apparso sfinito al termine della gara, anche se ha ammesso che di più non avrebbe potuto fare: “Pago l’assenza alla gara uno di Aragon, a cui non ho partecipato per le regole anticovid, anche se non ero positivo ma ero solamente entrato in contatto con una persona risultata positiva. E infatti ho gareggiato subito nel secondo appuntamento di Aragon. Purtroppo i quattro punti di distacco, avendo disputato una gara in meno degli altri, li pago proprio per quello, non per errori particolari durante la stagione. In gara ho corso tutto all’attacco, facendo una rimonta incredibile. Di più oggi non avrei potuto fare. Mi dispiace aver sfiorato il titolo, ma ora penso già al prossimo anno quando farò il grande salto e gareggerò in Moto 2”.