L’ex collaboratore tecnico del Monza Marco Ferrante torna in pista in Serie D
L'ex collaboratore tecnico del Monza sarà il nuovo nuovo responsabile dell’area tecnica di un ambizioso club
Momento di rivoluzioni in casa Chieri Calcio. Il club piemontese infatti ha esonerato Fabio Nisticò dalla guida della prima squadra, attualmente impegnata nella rincorsa salvezza, ma soprattutto ha annunciato l’arrivo di Marco Ferrante come neo responsabile di tutta l’area tecnica e contestualmente il rinnovo dell’accordo per la gestione e l’uso del centro sportivo gioiello del ‘Rosato’ per altri cinque anni. Annunci epocali che ridisegnano orizzonti, confini, ruoli e ambizioni del club collinare così come descritto nell'ampio comunicato della società di queste ore.
L’arrivo di Marco Ferrante segna una svolta tecnica e organizzativa che vede e vedrà l’ex collaboratore tecnico del Monza al centro dell’operatività del campo e non solo; sarà lui il fulcro e il motore di tutto ciò che accadrà, sul campo e non solo, nei prossimi mesi a Chieri e nel Chieri Calcio. A cominciare dalla scelta del nuovo allenatore della prima squadra che sarà sicuramente una figura di sua fiducia e da lui scelto e individuato. Una scelta che dovrebbe dare nelle prossime ore nome e forma al successore di Fabio Nisticò.
L’arrivo di Marco Ferrante al Chieri, segna poi una curiosa continuità nella storia recente del club collinare. Marco Ferrante infatti non è la prima ex gloria del Torino Calcio a incrociare destini e ambizioni del Chieri Calcio. Un rapporto d’amore che era cominciato negli anni ’90 quando Antonio Comi e Silvano Benedetti disputarono le ultime stagioni da giocatori per poi diventare le guide tecniche e non solo del club. E aveva proseguito Stefano Sorrentino, ex presidente del club da cui proprio Claudio Bello e compagni d’avventura, avevano raccolto il testimone qualche mese fa dopo il disimpegno dell’ex portiere di Torino, Chievo e non solo.
L’annuncio dell’arrivo di Marco Ferrante
Tra gli annunci di grande rilievo quello più rilevante per il presente e per il futuro prossimo del Chieri Calcio è stato l’arrivo in biancoceleste dell’ex bomber storico del Torino Calcio, Marco Ferrante. Il bomber tra i più amati dal popolo granata infatti è e sarà il nuovo responsabile dell’area tecnica del Chieri Calcio. Un incarico che vedrà Ferrante anima e cuore di tutte le decisioni più rilevanti e che ne diventerà, di fatto, l’uomo di riferimento per tutti e tutto. Così come annuncia la stessa società nel comunicato:
«Intanto però il Chieri non lavora solo per mantenere la categoria Serie D, ma anche per crescere e comunica un importante arrivo all’interno del suo organigramma: si tratta di un volto noto come Marco Ferrante, ex bomber del Torino che è ufficialmente il nuovo Responsabile dell’Area Tecnica».
Ecco le prime dichiarazioni di Ferrante: “L’amicizia con Claudio Bello e le mie radici a Torino dove abitano ancora i miei genitori, mi hanno convinto ad accettare la sfida, conosco e conoscevo bene la forza del brand e della società”
Ferrante si è subito calato nel nuovo ruolo ed ha svelato il percorso e il cammino che lo hanno riportato a Torino e a incrociare sfida e destini del Chieri. Grazie all’amicizia con Claudio Bello, non ha esitato ad accettare la nuova affascinante sfida.
Il comunicato del club
“Ferrante, oggi già al lavoro al “Rosato”, ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da dirigente del Chieri: «Ho fatto questa scelta per il rapporto che mi lega al presidente Claudio Bello, una persona che stimo molto. Ho viaggiato molto per il mio lavoro nel mondo del cacio, ma avendo ancora i miei genitori qui a Torino so che il brand del Chieri sul territorio è molto forte e mi ha convinto a buttarmi in questa nuova avventura. Adesso serve spirito di sacrificio per salvare la prima squadra, e per poter poi creare qualcosa di solido e di diverso nella prossima stagione: per fare bene e per divertirci. Ora come ora, guardiamo il bicchiere mezzo pieno: la salvezza è alla portata, la dirigenza è passionale e ha investito tanto quindi in prospettiva penso che si possa crescere in modo importante. In più c’è una struttura di altissimo livello, con tante persone che si impegnano per renderla operativa e che dobbiamo ringraziare per questo lavoro”.
Il ritorno a Torino dopo la parentesi Albenga e l’esperienza di scouting: «Vorrei dare spazio a talenti dall'Africa e Sud America visionati in questi anni»
L’arrivo a Chieri di Ferrante rappresenta un ‘ritorno’ a Torino per l’ex bomber del Toro. Anni fa aveva avviato una scuola calcio e una società a Grugliasco, poi impegni personali e lavorativi lo avevano allontanato da Torino. Anni in cui Ferrante ha svolto attività di scouting che vorrebbe valorizzare a Chieri e in una categoria definita da lui stesso ‘ideale’ per svelare giovani promesse provenienti da Africa e Sud America. Anni durante i quali, recentemente, ha avuto anche una breve collaborazione con l’Albenga, neopromossa in Serie D conclusa prematuramente così come racconta anche il comunicato del Chieri:
«Ferrante torna quindi protagonista dopo la parentesi di Albenga, dove è stato interrotto il rapporto con il club perché non c’erano più le condizioni per portare avanti l’ottimo lavoro condotto sul campo nelle vesti di Direttore dell’Area Tecnica. Prima dell’esperienza in Liguria, Ferrante ha portato avanti un’attività di scouting internazionale che potrebbe essere un valore aggiunto anche a Chieri, come racconta lo stesso Ferrante: «Mi piacerebbe dare spazio in Serie D ad alcuni dei talenti che ho osservato in questi anni, soprattutto in Africa e in Sud America. Questa categoria può essere quella giusta per valorizzarli».
La carriera di Ferrante
Nato calcisticamente nel Napoli nella sua avventura da professionista ha vestito le maglie di quattordici squadre, facendo tanta gavetta fino ad arrivare alla Serie A. I partenopei lo cedettero infatti in prestito prima alla Reggiana e poi al Pisa, con l'addio definitivo agli azzurri arrivato nel 1992, quando passò al Parma prima di trasferirsi al Piacenza e successivamente al Perugia. Dopo il prestito alla Salernitana la chiamata del Torino e in granata ha totalizzato 235 presenze mettendo a segno 114 reti, con sei mesi all'Inter nel 2001. Catania, Bologna, Ascoli, Pescara e Verona le società con le quali ha concluso la sua carriera, con un solo trofeo nel suo palmares, la Coppa delle Coppe della stagione 1992-93 con la maglia del Parma. Dopo il ritiro ha iniziato la carriera da procuratore, mentre nel 2010-2011 è entrato nello staff del Monza come collaboratore tecnico.
Nel settembre 2012 inizia il corso da direttore sportivo a Coverciano e poi nel giugno 2019 viene annunciato come nuovo direttore generale del Messina. Nel gennaio 2021 viene nominato nuovo direttore tecnico del Savoia mentre nella stagione 2022/23 entra a far parte dello staff dirigenziale del Albenga, nel campionato di Eccellenza ligure per poi divvantare direttore sportivo della stessa società, proseguendo il suo ruolo in veste di direttore dell'area tecnica anche nella prima parte della stagione in corso.