Monza-Cagliari: i brianzoli affrontano il grintoso Cagliari di Nicola
i biancorossi devono tornare al successo casalingo che manca da sette mesi e per fare ciò il Monza dovrà prevalere su un Cagliari gagliardo e rognoso
Ed eccoci giunti all’ultima partita del girone d’andata di questa Serie A. Fino a questo momento, in casa Monza, non sono state certo rispettate le aspettative di inizio anno, visto che attualmente i brianzoli occupano l’ultimo posto in classifica e sembrano già prossimi alla retrocessione. Tuttavia, le partite rimanenti sono ancora tante e dovranno essere giocate dalla squadra di Bocchetti come delle finali, a partire dalla partita casalinga contro il Cagliari dove i biancorossi devono tornare al successo casalingo che manca da sette mesi e per fare ciò il Monza dovrà prevalere su un Cagliari gagliardo e rognoso.
Monza-Cagliari: i brianzoli affrontano il grintoso Cagliari di Nicola
La prima di Bocchetti non è andata come tutto l’ambiente Monza sperava; infatti, i biancorossi sono usciti anche dalla partita del Tardini a mani vuote, con tanti rimpianti per l’ottima prestazione offerta, soprattutto nei primi 45 minuti, e per una partita decisa dagli episodi.
La gara di Parma ha mostrato un copione già visto più volte sotto la gestione Nesta durante questa stagione. In questo caso i due momenti chiave riguardano l’espulsione di Pablo Marì in occasione del calcio di rigore, che poi ha portato all’iniziale vantaggio dei ducali, e la beffa finale su calcio d’angolo dove arriva il gol del definitivo 2-1 dei padroni di casa, sull’ultima azione della partita.
Dunque, la sfortuna continua a perseguitare il Monza in una stagione dove tutto quello che può andare storto non va a favore dei brianzoli, la classica stagione che può condannare una squadra come i biancorossi ad una retrocessione insperata, viste le premesse di inizio anno.
La squadra di Bocchetti non deve certo mollare la presa poiché il nuovo tecnico ha portato energia all’ambiente e ai giocatori, grazie alle sue idee molto simili a quelle di Palladino che già gran parte dei giocatori conoscono. Questo cambio di marcia lo si è già visto nella partita di Parma dove, fino all’espulsione, il Monza aveva messo alle corde il Parma non riuscendo però a trovare la stoccata vincente e ciò è una riconferma sui tanti problemi offensivi dei brianzoli.
Queste mancanze non stanno portando vittorie al Monza ed ora il quart’ultimo posto dista sei punti viste le vittorie di Como, Verona e appunto Parma nell’ultimo turno; un divario non facile da colmare ma anche questo fine settimana gli uomini di Bocchetti avranno un altro delicatissimo scontro salvezza, dove l’avversario sarà il Cagliari che, come i brianzoli, arrivano a questo match dopo quattro sconfitte consecutive.
I gialloblù si trovano al terzultimo posto in classifica con 14 punti totali, 4 in più del Monza, e appena 5 in trasferta, con unica vittoria la trasferta di Parma dello scorso 30 settembre.
Da Ranieri a Nicola, uomini forti per una piazza calorosa
Esattamente un anno fa, dopo 18 giornate di Serie A, il Cagliari allenato allora da Claudio Ranieri aveva collezionato 14 punti, gli stessi sotto l’attuale gestione di Davide Nicola e con anche lo stesso piazzamento, diciottesimo posto in classifica, fino a questo momento. In questi ultimi 12 mesi sono avvenute tante situazioni particolari legate al Cagliari Calcio; Infatti, a metà febbraio, dopo una sconfitta contro la Lazio, Ranieri decise di dare le dimissioni perché il tecnico romano era scoraggiato dagli ultimi risultati e non era convinto sul fatto di riuscire a far mantenere la categoria al suo Cagliari. Qualche giorno dopo, i media riportarono delle dichiarazioni al quanto surreali riguardo al caso Ranieri dove Sir Claudio ha cambiato la sua scelta di dimettersi grazie ai suoi calciatori che credevano fermamente in lui. Questo fu un punto di svolta nella stagione del Cagliari che da lì in avanti macinò punti su punti, ben 18 punti nel girone di ritorno, per arrivare a conquistare l’agognata salvezza alla penultima giornata con una vittoria per 2-0 sul campo del Sassuolo con 36 punti in classifica.
Dopo quella partita, Ranieri andò in conferenza stampa per parlare del raggiungimento di questo ennesimo traguardo insperato, come la vittoria della Premier League col Leicester o la promozione in Serie A all’ultimo secondo sempre con il Cagliari, ma anche per dire che con la fine del campionato Sir Claudio avrebbe smesso di allenare il Cagliari. Una decisione non facile da digerire per i giocatori, la dirigenza e soprattutto per i tifosi che tanto si erano innamorati di Ranieri per l’uomo che rappresenta e per quello che ha fatto per questa squadra. Dunque, in estate, la dirigenza è obbligata ad intervenire sul mercato anche per l’allenatore e alla fine la scelta ricade su Davide Nicola, altro uomo dalle grandi imprese come quella ad Empoli di qualche mese fa. Un allenatore che, come Ranieri, ha i pregi nel trasmettere un grande senso di gruppo, cattiveria e fame alle sue squadre. L’ideale sostituto per non fare rimpiangere Ranieri, il compito affidatogli dalla società è sempre quello di mantenere il Cagliari in Serie A. Per ora, il Cagliari si trova in zona retrocessione, ma con appena due punti di distacco dal quartultimo posto occupato dal Lecce e con le altre rivali poco più avanti. A dimostrazione che fino ad ora, in questa stagione la classifica sia più corta nelle zone basse dove basta imbroccare due o tre vittorie consecutive per trovarsi a metà classifica. Dunque la squadra di Nicola ha ancora tante possibilità per salvarsi, ma i rossoblù devono tornare a fare punti rispetto ai quattro ko dell’ultimo mese già dalla partita di domenica contro il Monza, fanalino di coda, dove non dovrà mancare la cattiveria per portare a casa il massimo risultato.
Cagliari, squadra compatta e propositiva
Il Cagliari di Davide Nicola scende in campo con un 4-2-3-1 ma anche nel corso delle singole gare, può cambiare modulo, ricorrendo ad un 3-5-2. Moduli che hanno permesso al Cagliari, dopo un inizio balbettante, di reagire diventare una squadra nettamente più pericolosa in avanti. Gli isolani si propongono quest’anno come una formazione che preferisce giocare il pallone. Pur avendo mantenuto un’organizzazione di non possesso solida, in possesso la squadra di Nicola costruisce in impostazione bassa e poi saltata la prima linea di pressione avversaria accelera in verticale. Il Cagliari ama giocare sulle fasce cercando di allargare le maglie della difesa avversaria e cerca la superiorità numerica sugli esterni. In fase di possesso, i rossoblù cercano spesso la sovrapposizione dei terzini per arrivare sul fondo e crossare a cercare Piccoli per sfruttare i suoi centimetri e la bravura nel gioco aereo.
Inoltre, i due elementi offensivi: il trequartista e il centravanti, l’insostituibile Piccoli, tendono ad allargarsi per creare anche situazioni di tre contro o tre contro due sulle fasce. Pur non andando, ovviamente la formazione di Davide Nicola è comunque molto più aggressiva di quella di Ranieri. Infatti, il Cagliari applica una lettura della partita molto attenta e alterna momenti in cui pressa alto ad altri in cui preferisce attendere e cercare di confondere la formazione avversaria.
Il tecnico piemontese richiede alla propria squadra di essere intelligente e in grado di leggere tutte le situazioni. E nella conferenza stampa di vigilia ha sottolineato che la sua squadra ha possibilità di migliorare proprio sulla fase di proposta. Un monito per il Monza, che di fronte al Cagliari dovrà fare attenzione sia ad aggredire molto avanti i sardi, sia a lasciargli campo alle spalle della difesa.