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Dopo due giornate in trasferta, il Monza è pronto a tornare al Brianteo. Il prossimo avversario è l'Albinoleffe e alla guida c'è un volto molto noto e caro ai tifosi biancorossi: mister Zaffaroni. La squadra seriana ha finora collezionato 8 punti, con due vittorie, due pareggi e tre sconfitte ma dimostra di avere un gruppo solido e molto forte. Tra i giocatori ci sono anche due ex: Ruggero Riva e Sasha Cori, calciatori che sicuramente ritroveranno a varcare il campo del Brianteo, ma questa volta da avversari. Gli uomini di Brocchi dovranno dimostrare concentrazione e voglia di continuare questa scia positiva. In vista della partita abbiamo intervistato il capitano della squadra, Fabio Gavazzi difensore classe 1988 che ha militato diverse stagioni nel Renate e nel 2014 è approdato nel Novara, dove ha conquistato insieme ai suoi compagni la Serie B. Da lì c'è stata una vera e propria svolta per la sua carriera che lo ha portato ad approdando poi nel 2016 a Bergamo e a diventare capitano della squadra.

Fabio, qual è l'annata che personalmente ti è più rimasta nel cuore?
Senza nulla togliere alla mia esperienza con la maglia del Renate, dove ho passato anni bellissimi, l'annata più importante e più bella è quella con la maglia del Novara, quando abbiamo vinto il campionato. Credo che questo poi sia stato il punto di svolta per la mia carriera.


Cosa si prova quando si scende in campo con una ex squadra proprio come il Novara?
Scendere in campo contro una ex squadra è sempre particolare più fuori dal campo che dentro perché durante i 90 minuti la concentrazione è rivolta unicamente il campo. Per ogni incontro ci vuole concentrazione ma l'approccio resta sempre un po' diverso.


Pur non avendo raccolto molti punti in questo inizio stagione, la squadra subisce pochi gol: è questo il vostro punto di forza?
Io penso che il nostro punto di forza sia la compattezza della squadra grazie al lavoro prezioso del Mister. Dobbiamo migliorare in fase realizzativa ma non si fa gol solo con gli attaccanti ma con un buon gioco di squadra.


Un giudizio su Zaffaroni?
Zaffaroni è un ottimo allenatore oltre che un professionista, portiamo grande rispetto al Monza, dove lui è rimasto per 2 anni e ha fatto vedere il suo potenziale. Il suo modo di lavorare lo conoscevo di già e le sue idee di gioco le ha portate anche da noi e, con il passare del tempo, sono sicuro che anche qui farà grandi cose.


Nella squadra ci sono due ex biancorossi cari ai tifosi: che idea ti sei fatto su Riva e Cori?
Con Riva avevo già condiviso la mia esperienza a Renate ed è un ragazzo eccezionale oltre che un grande professionista, lo stesso si può dire di Cori. Dopo la loro esperienza con il Monza sono cresciuti molto sia a livello professionale che umano. A Monza hanno giocato in una piazza importante e hanno fatto grandi cose, dimostrando di essere forti per la categoria. Posso solo che parlarne bene, sono grandi persone, sia dentro lo spogliatoio che fuori dal campo.


Com'è giocare nel girone A?
Molti dicono che qualitativamente sia un girone inferiore rispetto a quello dello scorso anno, io personalmente non trovo molta differenza perché sin dalla prima giornata si e ben capito che non c'è nessun risultato scontato. C'è una gran favorita che è il Monza visto il mercato e quello che ha dimostrato fin qui ma per il resto vedo una classifica equilibrata sia in zona playoff che playout.


Arrivare al Brianteo e vedere due uomini che hanno fatto la storia del calcio come Galliani e Berlusconi , che effetto ti fa?
Sinceramente mi farà effetto se avrò la possibilità di conoscerlo e incontrarlo finita la partita, ma prima partite di questa non mi suscita alcun effetto, sono il capitano e devo pensare solo a fare bene e a giocare la partita al Brianteo.


Che partita ti aspetti al Brianteo?
Sarà una partita sicuramente complicata: il Monza le sta vincendo quasi tutte in modo netto quindi sarà difficile ma non impossibile. Il clima allo stadio sarà caldo e il Monza vorrà vincere ma noi non siamo vittime sacrificali di nessuno e ce la possiamo giocare. Abbiamo tutti voglia di vincere anche se sappiamo che affronteremo una corazzata.


Una curiosità: hai esordito con l'Albinoleffe e ora sei il capitano: ti piacerebbe chiudere la carriera dove hai esordito?
Sinceramente non ci sto ancora pensando, preferisco, vista la mia età, concentrarmi su quest'anno e chiuderlo nel miglior modo possibile, al resto ci penserò a giugno.