Amarcord Biancorossi: Compie 60 anni l'unico successo del Monza sul Milan
Coppa Italia 1964: Vivarelli stoico, Melonari goleador e ... 80 milioni all'unico 13 in schedina.
Se la prima volta non si scorda mai figuriamoci l’unica …
Che anno il 1964 !! Il completamento dell’Autostrada del Sole unisce l’Italia che scopre l’irresistibile dolcezza della Nutella. Che anno il 1964 !! Gli Addams arrivano in Tv, Mary Poppins sbarca al cinema, l’ansiosa Mafalda fa capolino sui fumetti. Che anno il 1964 !! A Milano si taglia il nastro della Linea 1 della Metropolitana da Sesto Marelli a Piazzale Lotto mentre a New York viene inaugurato il ponte di Verrazzano.
Che anno il 1964 !! 60 anni fa. Un altro mondo. Ed in quell’altro mondo capitò – per la prima e sinora unica volta – che il Monza battè il Milan e lo fece fuori dalla Coppa Italia. Che è un altro mondo lo si capisce da questo clamoroso ‘particolare’ tutto monzese di domenica 6 settembre 1964: il programma prevede infatti alle 15.30 in Autodromo il 35mo Gran Premio d’Italia di Formula 1, alle 16 al ‘Città di Monza’ il primo turno ad eliminazione diretta di Coppa Italia Monza-Milan. Oggi due eventi di tale portata praticamente in contemporanea sarebbero impensabili, improponibili, impossibili.
Sul circuito davanti a 70.000 appassionati di motori la fa da padrone John Surtees che con la Ferrari 158 si prende tutto: pole position, giro più veloce e – soprattutto – vittoria. Con lui sul podio Bruce Mc Laren (Cooper) e l’altro ferrarista Lorenzo Bandini.
Allo stadio si presentano in più di 5.000 cuori biancorossi: pur privo di autentici califfi del calibro di Rivera, Altafini, Benitez, Mora, Maldini e Pelagalli il Milan è una delle grandissime del calcio italiano ed i ragazzi di Malagoli – con due soli innesti (Ciceri e Maggioni) in un organico reduce da una sofferta salvezza cadetta – lo approcciano con intelligente umiltà. Il resto è ormai storia: il vantaggio rossonero di David, un primo tempo di grande sofferenza, un rigore negato ad Amarildo, una buona opportunità sciupata da Sacchella. Il resto è per sempre leggenda: l’imprendibile, esaltante cavalcata coast to coast del pareggio di Mariano Melonari ad inizio ripresa, la legge della compensazione che toglie a Vigni un penalty solare, un paio di miracoli di Ciceri, i tanti minuti a bordo campo di Guido Vivarelli toccato duro da Radice e copiosamente sanguinante. Il resto è brivido purissimo: i supplementari, il rientro del ‘falso nueve’ dopo lunga medicazione, il netto rigore guadagnato proprio da lui ed impeccabilmente trasformato da un Melonari in stato di grazia. Il resto è dolcissimo tramandare ai posteri quello stupendo pomeriggio di fine estate. Che anno il 1964 !! Quando c’era la schedina. E proprio la mitica schedina ‘illustra’ meglio di mille parole la portata della clamorosa impresa biancorossa: nel concorso del 6 settembre 1964 ci fu, infatti, un solo 13. L’unico italiano che ebbe il coraggio (e l’incoscienza ?) di credere nell’ impronosticabile successo del Monza si portò a casa la stratosferica cifra di 80 milioni di lire. Che anno il 1964 !! E mi fermo qui per non rischiare il … conflitto di interesse essendo il sottoscritto venuto al mondo proprio nel 1964 … Che anno il 1964 !!
Domenica 6 settembre 1964. Monza, Stadio ‘Città di Monza’
MONZA-MILAN 2-1 d.t.s. (0-1; 1-1; 2-1)
MARCATORI: David (Mi) al 35’ pt – Melonari (Mz) all’ 11’st – Melonari (Mz) su rigore all’8’ pts.
MONZA: Ciceri, Bacis, Melonari, Bernini, Ghioni, Prato (20’ st Ferrero), Sacchella, Maggioni, Vivarelli, Campagnoli, Vigni. All.: Malagoli.
MILAN: Barluzzi, Noletti, Trebbi (15’ st Petrini), Trapattoni, Bacchetta, Radice, Salvi, David, Amarildo, Lodetti, Fortunato. All.: Liedholm.
ARBITRO: Orlando di Bergamo.
NOTE: Spettatori 5.200 per un incasso di 5.300.000 lire
Fiorenzo Dosso