Monza, stazione off-limits: il viaggio impossibile dei disabili
Un sopralluogo rivela le barriere architettoniche che ostacolano l'accesso alla mobilità
Il percorso è iniziato dal binario 1, quello principale per i treni provenienti da Milano. Qui, Valagussa ha evidenziato il primo grande ostacolo: un dislivello di 30 centimetri tra il piano delle carrozze e la banchina.
Questa differenza di altezza rappresenta una barriera insormontabile non solo per le persone in sedia a rotelle, ma anche per genitori con passeggini e anziani con difficoltà motorie. Valagussa ha sottolineato come in altre stazioni, come quelle di Bergamo e Genova, siano state adottate soluzioni efficaci, come il rialzo parziale della banchina con rampe di accesso graduali.
La rampa problematica
Il gruppo si è poi spostato verso la rampa che conduce al retro della stazione, in direzione del teatro Binario 7.
Qui, Valagussa ha dimostrato praticamente le difficoltà incontrate da alcuni modelli di carrozzine nel superare la pendenza, nonostante il tentativo di procedere a zig-zag.
L'assenza di corrimano lungo la rampa è stata evidenziata come un'ulteriore criticità, poiché questi rappresentano un importante supporto non solo per le persone con disabilità.
Il percorso verso il centro città
Il viaggio è proseguito simulando il tragitto che una persona disabile dovrebbe affrontare per raggiungere corso Milano dal piazzale della stazione.
Valagussa ha illustrato le numerose difficoltà legate a marciapiedi inadeguati e pendenze eccessive. L'alternativa di passare attraverso i giardini adiacenti è risultata impraticabile a causa della pavimentazione sconnessa e del terreno irregolare.
La questione dei parcheggi
Un altro aspetto critico emerso durante il sopralluogo riguarda la disponibilità di parcheggi per disabili nelle vicinanze della stazione.
Sul lato principale, i posti riservati sono pochi e alcuni sono stati recentemente convertiti in stalli per la ricarica di veicoli elettrici. Inoltre, il fenomeno del parcheggio selvaggio complica ulteriormente la situazione.
Sul retro della stazione, sebbene ci siano più posti disponibili, permane il problema della rampa di accesso al sottopasso, definita "insormontabile" da Valagussa.
Un appello alle istituzioni
Al termine del percorso, Daniele Valagussa ha rivolto un appello all'assessora Fumagalli, chiedendo di farsi portavoce presso RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per quanto riguarda le barriere all'interno della stazione.
Per le aree di competenza comunale, invece, ha sollecitato interventi diretti per l'abbattimento delle barriere e una migliore gestione dei parcheggi.
L'assessora si è mostrata disponibile ad avviare un dialogo costruttivo, sottolineando la necessità di coinvolgere anche altri settori dell'amministrazione comunale.
Valagussa ha concluso sottolineando l'importanza di questa "battaglia" per l'accessibilità, spiegando come queste barriere quotidiane possano portare molte persone con disabilità a rinunciare a uscire di casa, limitando gravemente la loro partecipazione alla vita sociale.