Quel bambino che sogna ancora la salvezza e la realtà dei fatti: questo non è più il Monza di Silvio Berlusconi. L'errore del direttore di MonzaNews
Il punto di Paolo Corbetta dopo la sconfitta interna col Cagliari
Tenero, tenerissimo il commento di un ragazzino che con il padre, di cui sono amico, ho incontrato ieri dopo la partita col Cagliari. “Paolo, sei come mio papà. Dite che ormai il Monza è retrocesso, ma ci sono ancora 19 gare da giocare e 57 punti a disposizione…”. Vero, ma l’aritmetica è una cosa, la realtà dei fatti un’altra.
Quel bambino che sogna ancora la salvezza e la realtà dei fatti
Avrei potuto ribattere al giovane tifoso che Bocchetti, in vista del mercato di gennaio, aveva appena dichiarato nella conferenza stampa post-gara che “…nello spogliatoio è arrivato il momento di guardarsi negli occhi; chi ha voglia di lottare e ci crede, resti; se ne vada pure chi non se la sente o non ci crede.”
Avrei potuto dire che, come anticipato dal ds Bianchessi il giorno di Santo Stefano alla presentazione del nuovo tecnico, il mercato sarebbe stato in funzione dei punti ottenuti nelle gare con Parma e Cagliari. Nessun punto ottenuto, quindi ognuno tragga le proprie conclusioni…
Non ho voluto frantumare in modo drastico le speranze di un ragazzino che ha il diritto di credere nei sogni, o forse, data la situazione, nei miracoli. Perché le cinque sconfitte consecutive hanno portato il Monza in una posizione di classifica talmente grave da far intuire che i prossimi mesi saranno quasi sicuramente una lenta agonia che si concluderà con la retrocessione.
Una logica conseguenza di una situazione che ha portato il direttore di Monza News a commentare lo stato delle cose in un video molto forte e di cui condivido quasi ogni passaggio (QUI per vederlo).
Sì, quasi…Perché Stefano Peduzzi, nel suo argomentare, menziona che questa proprietà ha portato il Monza in Serie A. C’è un piccolo errore, a mio giudizio: non è “questa” proprietà che ha fatto diventare realtà il sogno della serie A di tantissimi tifosi biancorossi.