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Durante il match del 13 gennaio, la curva Davide Pieri ha esposto un lungo striscione in cui criticava pesantemente la giunta comunale per la mancata intitolazione dello stadio a Silvio Berlusconi. Nel messaggio si leggeva: “La non intitolazione ci può stare, ma per quello che avete detto vi dovete vergognare, ora come sempre in tribuna a leccare? Sinistrati mentali”.

Questo gesto ha riacceso le polemiche scoppiate il 9 gennaio durante il consiglio comunale, dove la mozione della consigliera Martina Sassoli, che chiedeva l’intitolazione dello stadio a Berlusconi, è stata respinta. Le parole del consigliere Lorenzo Gentili del PD, che ha fatto riferimento ai trascorsi giudiziari di Berlusconi e a presunti legami con mafia e P2, hanno ulteriormente esasperato gli animi, portando a reazioni indignate da parte di esponenti politici come il senatore Adriano Galliani

Velenoso il commento dell'ex sindaco Dario Allevi su Facebook: "Stasera hanno vinto i giocatori del Monza, il mister Bochetti, la società e, soprattutto, i meravigliosi ragazzi della curva Davide Pieri. Ha perso solo l’amministrazione comunale (in minuscolo non a caso)". 

Le reazioni della politica e il dibattito sullo stadio

Le parole del consigliere Gentili e la decisione di non intitolare lo stadio a Berlusconi hanno diviso l’opinione pubblica e la politica locale. Mentre il sindaco Paolo Pilotto ha tentato di calmare le acque proponendo di attendere i canonici 10 anni dalla morte prima di procedere con un’eventuale intitolazione, la segreteria del PD ha difeso le posizioni espresse in consiglio comunale, definendole supportate da ampie documentazioni storiche e giuridiche.

Dall’altra parte, Adriano Galliani ha dichiarato che Fininvest sta valutando azioni legali per difendere la memoria di Berlusconi, ribadendo il ruolo fondamentale dell’ex presidente nel portare il Monza in Serie A e nell’investimento di 25 milioni di euro per la ristrutturazione dello stadio e del centro sportivo Monzello.

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