Palomba (Tuttopordenone.com): 'Il campionato non va fermato. Il Pordenone vuole riscattarsi dopo la Coppa Italia e per questo...'
Dopo la pausa forzata in vista degli appuntamenti della Nazionale, il Monza scende in campo contro il Pordenone, squadra già affrontata nel turno di Coppa Italia lo scorso 27 ottobre. Il Monza arriva da due vittorie importanti che gli hanno permesso di risalire la classifica e accorciare le distanze dalle prime posizioni. In occasione dell'incontro abbiamo intervistato Giuseppe Palomba, classe 1973, nato e cresciuto a Pompei che da circa 15 anni vive a Pordenone a cui è molto legato anche grazie ad un'importante opportunità professionale. E' infattti il fondatore e il direttore di tuttopordenone.com, collaboratore per diverse testate giornalistiche come pordenoneoggi.it, Il Gazzettino di Pordenone, oltre che di Udinews Tv e Telepordenone.
Giuseppe ci parli del progetto tuttopordenone.com: quando è nato? Ci può raccontare qualche curiosità?
Il progetto è nato nel 2013 con il Pordenone quella volta in serie D che tentava la scalata ai professionisti. Per farla breve, il presidente Lovisa quella volta diceva che avrebbe portato il Pordenone in serie B e tutti lo davano per pazzo. Io invece sono stato più pazzo perché ci ho creduto e fondato tuttopordenone.com, e la storia ha un lieto fine, il Pordenone e tuttopordenone.com sono diventati grandi assieme.
Che considerazioni può fare sulla scorsa stagione del Pordenone?
Ad certo punto tutti avevamo sognato un finale diverso soprattutto dopo aver espugnato Frosinone nella semifinale di andata. Da matricola e nel suo primo storico anno di serie B proprio nell'anno del centenario della società il Pordenone ha saputo raggiungere il picco più alto della sua storia, uno storia che continua grazie alla programmazione e l'impegno di questa attuale proprietà, che è la garanzia a tutto questo.
Quali sono invece gli obiettivi stagionali della squadra?
Ripetersi non è mai facile, soprattutto in un campionato incerto dovuto alle difficoltà legate al Coronavirus. Inoltre, c'è da considerare che qualcuno in città ha ancora negli occhi il Pordenone della passata stagione, capace di esaltarsi e raggiungere con pieno merito la semifinale dei playoff persa con il Frosinone, facendo addirittura sognare la massima serie. La società è ambiziosa ma l'obiettivo principale resta la salvezza e quindi il consolidamento della categoria. Il duo di mercato composto da Emanuele Berrettoni e Matteo Lovisa ha messo nelle mani di Attilio Tesser un roster ringiovanito e completo in ogni reparto. A differenza delle altre stagioni, si è creato per la prima volta anche un parco giocatori di proprietà su cui si programma un triennio importante, come ha dichiarato pochi mesi fa anche il presidente Lovisa per puntare alla massima serie e alla costruzione dello stadio in città. Sono arrivati elementi dal valore già consolidato, come Davide Diaw, strappato con prepotenza nel mercato estivo al Cittadella, attuale capocannoniere del torneo con 4 reti e fresco di premio “giocatore del mese AIC”; gli ex Stabiesi Calò e Mallamo, Perisan, il pordenonese doc Magnino, gli ex baresi Berra e Scavone, Butic e Rossetti dal Torino, Falasco e il polacco Sebastian Musiolik, bomber in zona cesarini nell'ultimo match giocato dai Ramarri contro il Chievo, partita terminata 1-1.
Secondo Lei il campionato dovrebbe fermarsi? I risultati sono falsati a causa del Covid?
Al momento la classifica rispecchia i valori degli organici che partecipano al torneo di B. Fermare adesso il campionato? A questo punto direi di no, forse era meglio non farlo partire allora. I casi Reggiana ed Ascoli effettivamente dispiacciono ma non è nostra competenza sentenziare o decretare una chiusura totale. Auguriamoci invece di vedere tutte le squadre sempre al completo e senza casi Covid.
Il Monza sarà il vostro prossimo avversario: come si sta preparando la squadra?
Credo che Tesser voglia sicuramente riscattare l'eliminazione subìta in Coppa Italia ai calci di rigore e sfatare finalmente il tabù dello stadio Teghil di Lignano, nuova casa dei ramarri da questa stagione, dove ancora non si è riusciti a vincere. Sicuramente rientreranno gli acciaccati Barison e Falasco e quasi sicuramente rientrerà anche Gavazzi che quest'anno ancora non si è visto, pedina fondamentale nel collaudato 4-3-1-2 di mister Tesser.
Cosa ne pensa del Monza?
Il Monza, assieme a Lecce, Spal ed Empoli è tra le favorite alla vittoria finale del campionato e, seppur non decisiva, è per il Pordenone un banco di prova importantissimo perché batterla significherebbe restare agganciati al treno play-off e sicuramente accrescerebbe anche l'autostima di questo gruppo. Ricordiamoci che la squadra è nata dopo il rientro in sede a quindici giorni dalla chiusura del campionato 2019/20, con soli pochi giorni di ritiro sulle gambe, cosa che non ha reso facile il compito di mister Tesser, oggi ancora alle prese a plasmare la sua nuova creatura.
Che partita si aspetta di vedere?
Mi aspetto di vedere una bella gara, peccato solo che non ci possano ancora essere i supporters neroverdi sugli spalti perché io so come sentono questa partita con il Monza, soprattutto per i play out di serie C del 2014/15 che decretarono la retrocessione dei ramarri. A me piace anche pensare infatti che, grazie alla caparbietà del presidente Lovisa e agli sforzi economici per il ripescaggio, da lì sia nato tutto questo bellissimo progetto che ci riserverà ancora tante soddisfazioni.