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Instagram Samuele Vignato
Instagram Samuele Vignato

Si è giocata questa sera, al National Stadium di Ta' Qali, la finale dell'Europeo Under 19 di Malta tra Italia e Portogallo. Gli azzurri si sono laureati, meritatamente, Campioni d'Europa piegando di misura i pari età portoghesi. E' il secondo titolo nella storia, ad esattamente 20 anni dal trionfo in Liechtenstein, con Ct Paolo Berrettini, sempre contro il medesimo avversario. In quella selezione, oltre ai vari Chiellini, Pazzini e Aquilani, tra gli altri, figurava anche Raffaele Palladino, tecnico del Monza e di Vignato. Un vero e proprio passaggio di testimone. Ad onor di cronaca, 20 anni orsono, nel roster italiano vincente, c'era anche l'ex terzino biancorosso, dell'epoca Begnini, Gabriele Perico.

L'Italia è passata meritatamente in vantaggio con Kayode al 19' che, di testa, su preciso assist di Hasa ha battuto un incerto Gonçalo Ribeiro. Gli azzurrini, nella prima frazione, hanno avuto un quasi totale predominio territoriale macinando gioco, con gli uomini di Milheiro, costretti all'attesa e ad un baricentro pressoché basso, che non si sono mai praticamente resi pericolosi, nel tentativo di ripartenza e nelle combinazioni centrali con le proprie pedine di maggior talento (i due Félix, Borges del City, Rodrigo Ribeiro). La manovra italiana è stata fluida e precisa, anche se non sono state create limpidissime chance da gol, oltre alla marcatura del calciatore della Fiorentina.

Nella ripresa, come prevedibile, i portoghesi si sono alzati, aumentando l'aggressività e l'efficacia sulle seconde palle. Incisivo anche l'ingresso del trequartista del Benfica Diogo Prioste. Gli italiani, dal canto loro, hanno perso un po' di smalto, con la transizione offensiva meno pulita ed un atteggiamento decisamente più abbottonato. Al 60' l'estremo difensore Mastrantonio decisivo in tuffo, nella prima vera occasione lusitana. Ma Faticanti e compagni hanno gestito, senza particolari patemi, il ritorno avversario, a parte un fendente dell'empolese Herculano in pieno recupero finito di poco a lato.

Tra le fila azzurre ha giocato nuovamente dall'inizio il talento monzese Samuele Vignato, classe 2004, partito largo a sinistra, sulla linea offensiva nel 4-3-3, impostato dal Ct Alberto Bollini.

Il gioiellino Vignato, nella prima parte, è stato protagonista, con un'invidiabile conduzione della sfera, di un paio di accelerazioni notevoli palla al piede, oltre a precisione di scarico ed idee chiare nelle scelte. Non ha offerto grossi punti di riferimento tra le linee, andando a giostrare anche in fase centrale di tanto in tanto. Ha limitato il forte terzino destro dello Sporting Lisbona Esteves (nel secondo tempo spostato poi sul lato opposto), solitamente abile a ‘rompere la linea’ difensiva e a creare superiorità numerica in avanti. 

Il tascabile fantasista di Fumane si è reso pericoloso, ad inizio seconda parte, con una devastante giocata palla al piede, iniziata a metà campo, e culminata con una conclusione mancina debole, disturbato dai difendenti. Non ha poi sfruttato al meglio un'interessante ripartenza, provando il tiro anziché servire Esposito e, al 79', ha avuto a disposizione un'altra golosa chance, con la botta centrale di destro respinta dal guardiapali lusitano. Un minuto dopo è stato sostituito. Sostanzialmente nell'uno contro uno e nella progressione, con la sfera incollata al piede, ha messo sovente in difficoltà i quotati avversari. Per lui è stata, ineluttabilmente, una grande rassegna; a referto per lui anche 2 gol (7 complessivi in U19) e 1 assist.