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Ben 70 ispettori del lavoro hanno esaminato un numero equivalente di locali pubblici, riscontrando irregolarità nella metà degli esercizi controllati. Le autorità hanno emesso 15 provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali: 14 per l'impiego di lavoratori non regolarizzati e uno per gravi violazioni delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono state inoltre impartite due prescrizioni per mettere in sicurezza gli ambienti lavorativi.

Su 141 lavoratori verificati complessivamente, 14 sono risultati completamente in nero, e di questi, due sono stati trovati privi di regolare permesso di soggiorno. Questi numeri evidenziano una preoccupante tendenza all'irregolarità nel settore della ristorazione e dell'intrattenimento a Monza.

Controlli intensificati nell'area della stazione ferroviaria

L'operazione ha visto anche un'intensa attività di monitoraggio nelle zone considerate più critiche della città. In particolare, Polizia di Stato e Polizia Locale hanno controllato congiuntamente otto esercizi commerciali e identificato 123 persone nelle aree della stazione ferroviaria, piazza Indipendenza, corso Milano, via Italia, Largo Mazzini, Binario 7 e San Rocco.

polizia bar

Durante i controlli nei giardini della stazione, in piazza Arosio, sono stati effettuati dieci rinvenimenti di sostanze stupefacenti, principalmente marijuana e hashish, per un totale di circa 20 grammi. Questo conferma i sospetti delle autorità sulla presenza di attività di spaccio in queste zone.

Numerosi soggetti con precedenti tra i controllati

Tra le 123 persone sottoposte a controllo, principalmente cittadini stranieri di età compresa tra i 25 e i 40 anni che stazionavano nelle zone centrali della città, ben 73 sono risultate già note alle forze dell'ordine per vari reati. Un dato che sottolinea l'importanza di mantenere alta l'attenzione su queste aree urbane.

Nell'ambito delle verifiche negli esercizi pubblici sono state elevate ulteriori sanzioni per 9.000 euro per diverse violazioni: inosservanza di licenze o orari di apertura, occupazione abusiva di suolo pubblico, mancata indicazione della provenienza dei prodotti alimentari e assenza delle indicazioni minime in italiano riguardanti la sicurezza alimentare.

L'operazione rappresenta un chiaro segnale dell'impegno delle autorità nel contrastare il lavoro nero e garantire il rispetto delle normative di sicurezza, contribuendo a migliorare la vivibilità delle aree urbane monzesi.