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In occasione della Giornata della Salute Mentale, il 10 ottobre scorso, abbiamo incontrato il dottor Giuseppe Alfredo Iannoccari, fondatore di Assomensana che quest’anno compie 20 anni. Così ci racconta la genesi del suo progetto.

Siamo nati a Monza, prima lavoravo nell'ambito dell'Alzheimer, che, però, purtroppo,  è un servizio in perdita: qualunque cosa si faccia non c'è mai la remissione dei sintomi. Allora mi sono chiesto che cosa si può fare prima? Cioè se una persona è proprio destinata ad ammalarsi, cerchiamo di spostare la data dell'epilogo il più avanti possibile. Da lì ho iniziato a fare ricerca sulle pubblicazioni internazionali e ho visto che le persone che mantengono una buona attività intellettiva sono quelle che si ammalano di meno, non che non si ammalano, però lo fanno di meno. Da quel momento è partita l'idea di fare dei protocolli di training cognitivo per stimolare le diverse aree del cervello ed è nata l'idea di quelli di ginnastica mentale, con interventi di sviluppo e potenziamento delle abilità cognitive”.

Com’è cambiato il pubblico a cui vi siete rivolti nel corso di questi 20 anni?

Prima ci rivolgevamo alle persone over 60, adesso l'età dei nostri utenti si è anche abbassata perché lavoriamo in tutti gli ambiti, dalle scuole alle aziende. Dove c'è una “testa”, il nostro intervento è gradito e richiesto. Per fortuna questa idea ci è un po' scoppiata tra le mani, perché abbiamo avuto un boom di richiesta incredibile, tanto che ad oggi abbiamo dovuto aprire 25 sedi in Italia, una addirittura in Spagna, perché non riusciamo più a spostarci per andare fisicamente nelle altre città a dare i nostri servizi. Abbiamo formato degli specialisti che fanno questo tipo di attività di stimolazione cognitiva con il metodo che ho brevettato. Si chiama mensana.

 

assomensana

 

Qual è l’idea che sta alla base del vostro progetto?

La mission dell’associazione è fare prevenzione dell'invecchiamento mentale, sviluppare e potenziare le abilità cognitive a tutte le età. Non c'è bisogno di aspettare la pensione. Infatti prima si inizia e più si crea salute. È un po' come l'attività fisica. Prima si inizia e meglio ci si trova quando si entra in un'età più fragile. La ginnastica mentale ha la stessa indicazione. Prima si inizia e meglio è. Certo, molto spesso interveniamo in età avanzata riuscendo comunque ad aumentare e sviluppare le abilità, però si fa più fatica. La salute cerebrale è come un gruzzolo di salute che noi abbiamo e quanto prima interveniamo tanto più riusciamo poi ad avere dei risultati soddisfacenti.

Monza verrà coinvolta in un’iniziativa unica nel suo genere. Un piccolo spoiler

Attiveremo con Inner Wheel, che è un'organizzazione mondiale legata al Rotary, Monza Città Longeva. Un progetto che vede la sensibilizzazione di tutte le anime sanitarie presenti in città, quindi dagli ospedali, dalle cliniche, dai medici, dalle strutture residenziali presenti a Monza sulla sensibilizzazione sul tema della prevenzione e dell'invecchiamento mentale. Faremo dei cicli di conferenze rivolte ai singoli quartieri della città.  Ci sarà una campagna di check up gratuiti aperta per diverse centinaia di persone. Si tratta di un progetto molto grande e ambizioso che può portare Monza agli onori delle cronache nazionali, per fare poi da pilota anche nel resto del territorio italiano. Abbiamo iniziato a dialogare con la la neurologia dell'ospedale San Gerardo che ha già un progetto europeo in atto. Abbiamo iniziato a parlare con il comune, con l'assessore Riva, insomma stiamo cercando di mettere insieme tutte le anime istituzionali e non presenti sul territorio per far sì che questo progetto voluto da Inner Wheel porti la popolazione di Monza, che è molto anziana rispetto a molte altre città italiane, a vivere bene il quarto di vita finale della loro esistenza. 

assomensana

Un’ultima domanda. Quanto è complicato far passare il concetto di prevenzione?

Oggi la prevenzione sta finalmente diventando un mercato. Fino a qualche anno fa non lo era. Noi insistiamo da vent'anni su questo concetto. Ora pare che tutti se ne stiano accorgendo. Noi, come associazione, siamo un passo più avanti, alla proattività, cioè all’acquisire salute quando ancora siamo in salute, perché se io ho le braccia forti riesco a mettere tanto fieno in cascina, che poi mi servirà quando sarò più fragile, quindi il tema della prevenzione, cioè del farlo quando si è al limite, per noi è superato.

A tal proposito, vorrei segnalare un integratore che si chiama Neurolevels, in grado di agire positivamente sulla complessità fattoriale del decadimento cognitivo, svolgendo un’azione completa: di neuro protezione, stimolazione delle funzioni cerebrali e dell’energia. Neurolevels è frutto della ricerca medico scientifica di Aurora Biosearch in collaborazione con il Laboratorio di Biologia dei Sistemi del Dipartimento di Medicina Sperimentale presso l’Università La Sapienza di Roma. L’efficacia straordinaria di Neurolevels si deve all’esclusiva formula che utilizza, primo caso nel settore, con le staminali di pesce, oltre a omotaurina, citicolina e vitamine gruppo B, per un’azione di stimolo delle funzioni cognitive e della produzione di energia. Le staminali di pesce contrastano la neuroinfiammazione che nel tempo può portare a danni ai neuroni. Ecco, prodotti così vanno oltre al concetto di prevenzione.