Turetta condannato all'ergastolo, la frase a sorpresa del papà di Giulia Cecchettin
Le parole del papà di Giulia dopo la condanna di Filippo Turetta all'ergastolo
La sentenza e il peso della giustizia
La Corte d’assise di Venezia, presieduta da Stefano Manduzio, ha escluso le aggravanti di crudeltà e minacce, pur comminando la massima pena prevista. Gino Cecchettin ha commentato: “Rispetto la decisione, ma la battaglia continua”. La giustizia, pur necessaria, non è sufficiente per risolvere il problema della violenza sulle donne. La Fondazione Cecchettin, istituita in memoria di Giulia, si impegna a promuovere la prevenzione e la sensibilizzazione su questi temi. Come ha ribadito Cecchettin, “Il percorso si fa su altri campi, cercando di salvare vite attraverso il dialogo e l'educazione”.
Educazione e prevenzione contro la violenza di genere
La lotta alla violenza di genere deve concentrarsi su interventi concreti: dall'educazione nelle scuole alla sensibilizzazione sociale. Cecchettin ha annunciato di voler intensificare gli sforzi della Fondazione, lavorando con il comitato scientifico per prevenire tragedie simili. “Non possiamo restare passivi. Bisogna ripartire dai messaggi che possono fare la differenza, educando e creando consapevolezza”, ha affermato. Le sue parole risuonano come un appello alla collettività: ogni azione conta per costruire un futuro libero dalla violenza.