Il punto di Stefano Peduzzi - Il mese che cambierà la storia del Monza, un grazie doveroso ai 'campioni'
La rivoluzione di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani sta diventando realtà. Il Monza cambia pelle e getta la maschera: l'obiettivo serie B è ancora vivo nella testa e nel cuore del patron e dell'ad. In Brianza stanno arrivando tanti giocatori importanti. Da quel'Andrea Brighenti, attaccante che in carriera ha segnato qualcosa come 150 gol fino a Marco Fossati, centrocampista che ha già giocato oltre 200 partite tra serie A e B. Investimenti importantissimi per il presente e per il futuro di una società che vuole andare lontano.
Nei prossimi giorni, come vi avevamo anticipato, la squadra partirà per il ritiro di Malta dove si scalderanno i muscoli in vista dell'inizio della seconda parte di campionato. Mare, clima mite, campi fantastici: roba da top club, e il Monza ormai è da considerare a tutti gli effetti come una delle società più importanti in Italia. Merito della nuova proprietà, merito della precedente gestione che ha consegnato a Berlusconi e Galliani una società solida ed efficiente, tanto che diverse componenti della vecchia gestione (il ds Antonelli e il segretario Guglielmetti hanno già rinnovato) resteranno anche con il nuovo corso societario.
Non sarà così, invece, per i tanti giocatori che dalla serie D hanno riportato il 1912 nei professionisti vincendo anche lo scudetto di serie D: da capitan Guidetti a Caverzasi, da Riva a Liverani lasceranno Monza nei prossimi giorni. Partenze dolorose, inutile dirlo, per quello che questi ragazzi hanno dato alla maglia biancorossa in questi anni. A loro va il nostro grazie per la professionalità dimostrata in queste stagioni di successi.