Monza-Juventus, pochi i precedenti: il più recente è una vincente pagina di storia targata Gytkjær e Palladino
Il 18 settembre 2022 i brianzoli dell’allora esordiente tecnico campano conquistavano il primo e storico successo in Serie A del club contro i bianconeri, a cui sorridono i precedenti di Coppa Italia a San Siro
Il prossimo 1 dicembre sarà un friday night di Serie A “da abito” per il Monza di Raffaele Palladino. All’U-Power Stadium, infatti, arriverà la Juventus di Massimiliano Allegri, rimasta seconda in classifica dopo il pari interno nel derby d’Italia con l’Inter e tra le principali candidate alla conquista dello Scudetto. Un match per i biancorossi certamente prestigioso, contro la squadra più titolata in Italia, e che non potrà lasciare indifferente Palladino, ex di turno: acquistato giovanissimo dai bianconeri e inizialmente aggregato alla Primavera, ha giocato regolarmente in prima squadra tra il 2006 e il 2008 (57 presenze totali e 10 reti). Venerdì ritroverà così il club che lo ha lanciato come giocatore, sedendo sulla panchina della società che, invece, ha creduto nel suo futuro da allenatore. Monza-Juventus sarà nuovamente la sua partita e la partita dei tifosi monzesi, che per sempre la legheranno a uno dei ricordi più dolci della storia biancorossa.
Tra i pochissimi precedenti tra i due club, data la costante presenza bianconera nel massimo campionato nazionale (fatta eccezione per l’apparizione nella Serie B 2006-2007, stagione che vide Palladino protagonista con la maglia della Vecchia Signora), emerge l’incrocio più recente, unico valevole per un campionato, per sempre nella memoria e nel cuore dei sostenitori brianzoli. Il 18 settembre 2022, in un caldo pomeriggio di fine estate, il Monza ospitava i bianconeri dopo un avvio da dimenticare nella prima, storica stagione di Serie A e che era appena costato la panchina a Giovanni Stroppa. A sostituirlo proprio Raffaele Palladino, quel giorno esordiente e in un incontro a lui particolarmente caro. La Juve si presentava all'appuntamento sotto alla corona ferrea dopo un periodo particolarmente difficile e pronta a cambiare le sorti del suo campionato ma la voglia di rivalsa dei biancorossi, fanalini di coda reduci da 5 ko consecutivi e da un pareggio, si sarebbe presto rivelata ancora più forte. I rivitalizzati bagai di Palladino, spinti anche dal pubblico delle grandi occasioni, avrebbero dominato sorprendentemente il match con spensieratezza sin dall’inizio, mettendo a dura prova i nervi dell’avversario forse più atteso tra le mura amiche ma non realmente pervenuto e che già nel primo tempo avrebbe perso Angel Di Maria complice il cartellino rosso mostratogli per il brutto fallo di reazione su Izzo. Sarebbe stato il minuto di gioco 74, dopo numerosi attacchi locali, a entrare nella storia: cross dalla destra di Ciurria e zampata vincente sotto una Curva Davide Pieri pronta a esplodere dell’ancora decisivo “Vichingo” Christian Gytkjær, già eroe con il gol promozione di Pisa e, dunque, sempre presente nei momenti da libri di storia. Il Monza di un incredulo ma giá consapevole Palladino conquistava meritatamente il suo primo successo assoluto in Serie A contro la Juventus, giusto per rendere il tutto ancor più memorabile. La clamorosa vittoria si sarebbe, inoltre, rivelata la svolta della prima stagione biancorossa di massima serie.
Prima di questo dolce e recentissimo precedente, le due compagini non si erano mai affrontate nei campionati professionistici e i torinesi non avevano mai disputato un singolo impegno ufficiale al vecchio Brianteo. I precedenti totali in casa del Monza sono solo 4 (2 su campo neutro), 3 dei quali sempre valevoli per i gironi di Coppa Italia e tutti risalenti tra il 1976 e il 1986: i tabellini del trofeo registrano 2 affermazioni bianconere e un pareggio. Il primo confronto, disputatosi al Sada il 29 agosto 1976 sotto la guida di Alfredo Magni, terminò 1-1 con Ariedo Braida a rispondere all’iniziale vantaggio ospite di Boninsegna. I due successi della Vecchia Signora, ambedue per 0-1, maturarono curiosamente entrambi sul prestigioso neutro di San Siro: nel settembre del ’78, in particolare, si giocò a Milano per evitare la contemporaneità con il Gp di Formula1 a Monza, che sarebbe tristemente passato alla storia per il tragico incidente in cui morì il grande pilota Ronnie Peterson. 3 giorni prima la Juventus di Giovanni Trapattoni, poi vincitrice del trofeo, aveva avuto la meglio sui brianzoli con un gol di Virdis. In quella stagione, il Monza di Magni avrebbe sfiorato la Serie A (sfuggita dalle mani nel tristemente celebre spareggio di Bologna contro il Pescara). Nell'agosto 1986, invece, si era scelta la Scala del calcio per accogliere i tanti tifosi attesi, che avrebbero poi visto il centro decisivo di Briaschi, in rete con un gran tuffo di testa sufficiente a superare il Monza di Antonio Pasinato, allora militante in Serie C1.
Dalla spaccata storica del vichingo è già passato più di un anno. Nel frattempo Gytkjær ha cambiato casacca, di successi in A targati Palladino ne sono arrivati molti altri ma quel 18 settembre 2022, quel minuto 74 e quella sensazione di un orologio che momentaneamente si ferma, consapevole della chiave storica del momento, restano per sempre.
Questo il resoconto delle sfide disputatesi a Monza:
Coppa Italia 1976-1977: Monza-Juventus 1-1 (Boninsegna, Braida)
Coppa Italia 1978-1979: Monza-Juventus 0-1 (Virdis)
Coppa Italia 1986-1987: Monza-Juventus 0-1 (Briaschi)
Serie A 2022-2023: Monza-Juventus 1-0 (Gytkjær)