Ex Monza, Diego Foresti (Catanzaro) durissimo contro gli arbitri: 'Ora mi sono rotto i c.....!'
È Diego Foresti, direttore generale del Catanzaro ed ex Monza, ad intervenire in sala stampa al termine del pari colto dai giallorossi in rimonta in casa della Juve Stabia: "Abbiamo deciso di non far venire a parlare il mister in conferenza stampa perché voglio solo parlare di un fatto che oramai è perenne ed automatico. Anche oggi si è visto un arbitraggio assurdo nei nostri confronti, premetto che la Juve Stabia ha fatto la sua partita e che è una società amica e ci tengo a ribadirlo. Ma vedere ciò che si è visto nel primo tempo, cioè la mano perpendicolare al corpo larga in mezzo all'area e a noi con questo sistema ci hanno dato tre rigori contro e a noi non lo fischiano, poi l'espulsione del capitano mi sembra che abbiamo toccato il fondo. Ci siamo veramente rotti i coglioni (lo ripete due volte, ndr), vorremmo avere il giusto: non è possibile che nell'arco di un campionato una squadra che lotta per vincere il campionato ha due soli episodi a favore, ad Andria e in casa col Catania un rigore che magari non c'era ed era lo stesso arbitro di oggi. A pensare male si fa peccato... Una società seria, che investe milioni e che paga regolarmente, che è di tutto rispetto deve giocare tutte le domeniche partendo da sotto. Da Bari in poi, a Monopoli uguale, domenica scorsa ci hanno annullato un gol regolare di due metri. Basta, dai su, finitela. Io non sono arrabbiato: sono deluso. Mi dispiace moltissimo per la mia proprietà: persone serie, che investono. Sono schifato dagli atteggiamenti. Si predica tanto di collaborazione, di avere un sistema di educazione, ma i primi devono essere loro: non esiste si utilizzi sempre un fare presuntuoso, hanno sempre ragione loro anche di fronte i dati di fatto. Poi mi sento dire che Martinelli doveva pure cacciarlo prima perché aveva risposto male... Tutte le domeniche la stessa musica. Va bene il Bari se vince festeggia, auguri al Bari, ma che tutte le domeniche c'è qualcuno che decide chi vive e chi muore io non ci sto più".