Italia apripista di una rivoluzione regolamentare. Gravina: 'Dato disponibilità ad Ifab per...'
Tempo effettivo e VAR a chiamata. Dalla FIGC anche la volontà di trovare un accordo con le altre federazioni per anticipare la chiusura del mercato
Le parole di Gabriele Gravina, presidente FIGC
Vogliamo dare il nostro contributo per migliorare il calcio allo scopo di rendere il gioco sempre più attrattivo e spettacolare, soprattutto per i giovani. Sappiamo che il percorso verso l’innovazione deve essere condiviso e poi realizzato, ma se non si comincia non si arriverà mai a modificare lo status quo.
La Federazione ha ribadito anche la sua contrarietà al fatto che le prime giornate di campionato si giochino con il mercato aperto, con la consapevolezza che l’unica strada per anticipare la chiusura della campagna trasferimenti sia quella di far diventare maggioritaria la posizione della FIGC nel consesso della UEFA. Per non penalizzare i club italiani, adottando unilateralmente questa posizione, è necessario infatti trovare un accordo con le altre federazioni.
Prossimamente avrò delle riunioni in UEFA e cercherò di coinvolgere i miei colleghi di altre federazioni per intraprendere un percorso condiviso, che possa dare stabilità alla partenza delle competizioni sportive.
Prime volte
Partendo dai campionati giovanili e dilettantistici, la FIGC ha dato la disponibilità a testare il tempo effettivo di gioco. L’Italia diventerebbe così il primo Paese a sperimentare una vera e propria rivoluzione regolamentare, fondamentale per far sì che tutte le partite abbiano la stessa durata e per rendere di fatto inutili le perdite di tempo, senza dover ricorrere a sanzioni disciplinari o maxi recuperi.
Tra i primi Paesi a sperimentare nel 2016 il VAR, l’Italia sarebbe poi pronta a collaudare un’altra novità assoluta: un upgrade del protocollo prevedendo, in un numero limitato di occasioni, la possibilità per gli allenatori o i capitani delle squadre di chiamare l’on field review da parte dell’arbitro (il cosiddetto ‘challenge’).
Tra le innovazioni assolute che potrebbero essere sperimentate in Italia c’è anche l’utilizzo di un sistema elettronico di comunicazione tra l’allenatore e il capitano durante la gara, nel pieno rispetto di tutte le garanzie di sicurezza e tutela dell’incolumità fisica dei calciatori. La richiesta di poter disporre di un canale diretto di comunicazione nasce dall’oggettiva impossibilità da parte dei tecnici di impartire le proprie indicazioni alla squadra nel corso della partita a causa delle caratteristiche dello stadio o delle condizioni ambientali.
Le altre novità
Già testata in altre discipline e in altri Paesi, ma mai in Italia, un’altra possibile novità in tema di VAR. Nei campionati di Serie A e Serie B l’arbitro, opportunamente microfonato, potrebbe spiegare già dalle prossime giornate al pubblico sugli spalti e seduto davanti alla TV le decisioni assunte con l’aiuto della tecnologia.
Potrebbe essere introdotta da subito nel campionato di Serie C la nuova regola – già sperimentata all’estero - in base alla quale il portiere che trattiene troppo a lungo il pallone con le mani in attesa di un rinvio viene sanzionato con una rimessa dalla linea laterale in favore della squadra avversaria all’altezza del dischetto del calcio di rigore.
Oltre al campionato di Serie C (regular season), anche nella Serie A femminile professionistica e/o nei campionati dilettantistici di interesse nazionale si potrebbe adottare - subordinatamente al completamento della sperimentazione attualmente in corso da parte della FIFA – il sistema di Football Video Support (VS).
Dopo l’esperimento più che positivo in occasione dell’ultima finale di Coppa Italia, la FIGC ha ottenuto già il via libera all’utilizzo della cosiddetta Ref-cam in Serie A e in Coppa Italia, a partire dalle gare che si disputeranno dopo la finestra FIFA del prossimo settembre. Come per l'uso precedente, la Ref-cam sarà utilizzata solo per la trasmissione in diretta delle procedure pre-partita (ingresso delle squadre, schieramento, stretta di mano, lancio della monetina).
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