Monza, Galliani: 'Grazie a Stroppa, ma il gioco era quello che era. A San Siro non esulto'
Adriano Galliani, vice-presidente vicario e amministratore delegato del Monza, ha parlato a Sportmediaset: "Palladino ha fatto bene nelle giovanili, poi con la Primavera e col presidente abbiamo pensato che potesse farcela anche in prima squadra. Nove punti in quattro partite, ma non diciamo niente. Abbiamo cambiato anche modulo di gioco, ma ricordo sempre con affetto anche Giovanni Stroppa, che ci ha portati in Serie B. Ma i risultati non arrivavano, il gioco era quella che era e abbiamo pensato che Raffaele potesse fare bene".
Decimo posto avevate detto: ci siete ancora? E poi ora c'è il Milan.
"No, no, quello no. L'importante è non arrivare negli ultimi tre. E' il primo anno in assoluto in Serie A. Qualche anno fa c'era stato un MIlan-Monza a San Siro, ma in Serie B, noi in Serie A non abbiamo mai giocato. Per me è un sogno, è la mia vita che scorrerà sabato sera alle 18".
Sull'Udinese.
"Io e Pozzo siamo i più longevi nel calcio italiano, dall'86. Complimenti grandissimi all'Udinese, alla famiglia Pozzo che ha coniugato risultati sportivi e bilanci sani. In Italia sono, se non i più bravi, tra i più bravi".
Contro il Milan sbaglierà posto a San Siro?
"Ne parlavo ieri con Maldini, sarà dura andare nello spogliatoio giusto. Ora sto facendo yoga mentale perché avrò per 90' le telecamere addosso. Sto lavorando da qualche giorno per essere refrattario ad ogni emozione, o almeno tenterò. Mi lascerò andare a cominciare dalla partita successiva, in Milan-Monza non posso farlo. Spero di farcela a stare fermo e immobile qualunque cosa succeda in campo, ad ogni fischio arbitrale non muoverò nulla".