Esclusiva - Vignaroli a MonzaNews: “Palladino viaggia sul solco di Stroppa, in biancorossi bellissimi ricordi. Caprari? Ha grande talento”
Ascoltato in esclusiva dalla redazione di Monza News, l’ex calciatore di Monza e Lazio Fabio Vignaroli ha detto la sua riguardo il match di questa sera tra capitolini e brianzoli. Ecco le sue parole.
Ciao Fabio, cosa ne pensi della Lazio, prossima avversaria del Monza in campionato? “Quella tra Lazio e Monza sarà senz’altro una grande partita, i biancocelesti arrivano dall’importantissima vittoria nel derby che ha rialzato il morale dei calciatori. I ragazzi di Sarri stanno facendo un ottimo campionato, benché ci siano state alcune défaillance sono in una buona posizione in classifica e soprattutto hanno sfornato diverse belle prestazioni. Sicuramente l’eliminazione dall’Europa League peserà sul bilancio della stagione a fine anno, anche se va detto che la Conference è una competizione meno impegnativa e questo potrebbe aiutare il mister, che è molto metodico e soprattutto è abituato a lavorare con continuità durante l’arco della settimana. Credo che la Lazio lotterà fino alla fine per i vertici della graduatoria”.
Le sta piacendo il Monza in queste ultime partite? “Il Monza ha trovato maggior equilibrio e sta prendendo, giornata dopo giornata, confidenza con la massima serie. È una squadra che con l’arrivo di Raffaele Paladino sembra un po’ più tranquilla, ma va detto che il nuovo mister sta viaggiando su un percorso solcato in precedenza da Giovanni Stroppa. Diciamo che adesso si comincia a vedere un Monza più sereno in campo, l’ambiente è sempre più in sintonia con la Serie A. La rosa dei brianzoli è composta da tanti italiani di qualità, penso che nonostante siano appena fuori dalla zona retrocessione i lombardi debbano provare a puntare a qualcosa in più, sia in questo campionato che nei prossimi”.
Come valuti questi primi mesi di Gianluca Caprari in maglia biancorossa? “Caprari è un giocatore di grandissimo talento e tecnica, è un fantasista che può giocare sia come prima che seconda punta. Arriva da un anno all’Hellas Verona in cui ha fatto benissimo, cambiando spesso squadra è normale che vengano meno delle certezze e questo psicologicamente può influire nella serenità di un calciatore. Credo comunque che sia in crescita, quando troverà il suo equilibrio sarà un elemento che potrà fare la differenza, come del resto ha sempre fatto in carriera”.
Che ricordo hai della tue avventure al Monza e alla Lazio? “Della mia esperienza a Monza ho dei ricordi belli, arrivavo proprio nell’anno in cui avevo fatto il militare. Era stato un anno di grande sacrifico e applicazione ma quando poi quando ho raggiunto il mio equilibrio è andato molto bene. A Monza ho fatto il mio percorso con serenità dopo un periodo buio a causa di un infortunio serio. Alla Lazio sono arrivato invece in età matura, in un anno dove probabilmente non mi meritavo la Lazio. Quella possibilità l’avevo presa più che altro come un premio per quello che avevo fatto, e sopportato, negli anni precedenti. È stata una stagione formativa, mi sono conquistato i miei spazi in una rosa ampissima. Come in ogni squadra in cui sono stato mi sono divertito e ho dato sempre il massimo quando chiamato in causa”.