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Semel in anno licet insanire. Un cultore della lingua latina quale era Silvio Berlusconi avrebbe potuto pronunciare queste parole dopo il Monza - Milan di ieri sera. Sì, una volta all’anno è lecito far pazzie. Perché non può non far impazzire vedere il Davide biancorosso abbattere il Golia rossonero rifilandogli quattro gol.

Il Monza festeggia (foto Ac Monza) 

Monza, contro il Milan un successo che passerà agli annali 

Il Monza di Palladino ha così zittito in modo categorico tutti quelli che lo avevano fatto oggetto di critiche nelle ultime settimane. A cominciare da coloro che sostenevano che la formazione biancorossa si sarebbe “scansata” davanti al Milan per ragioni di amicizia e legame affettivo tra la società di Monzello e quella rossonera. Per proseguire con chi aveva criticato apertamente la prudenza, diciamo pure il “braccino corto”, con cui i brianzoli avevano affrontato le gare più recenti. Per concludere con chi era inspiegabilmente insoddisfatto davanti al fatto che Pessina e compagni navigassero in un tranquillo centroclassifica a due terzi di un campionato in cui il Monza era ed è considerato avere un organico di minor caratura rispetto a quello della scorsa stagione.

La realtà di questo scontro con i rossoneri ha invece sorpreso tutti. La giornata di ieri passerà agli annali del calcio monzese per essere la prima volta di vari accadimenti. Prima gara a punti sul Milan in serie A, primo poker di reti realizzato nella massima categoria, primo successo stagionale ai danni di una squadra della parte sinistra della classifica. Il tutto grazie ad un capolavoro tattico di Raffaele Palladino, bravo a comprendere con molto pragmatismo che per arginare il Milan serviva inventarsi qualcosa di diverso rispetto al più recente passato. Difesa a quattro, marcature asfissianti a uomo in stile trapattoniano (mister Raffaele: è un complimento, sia ben chiaro) con Gagliardini a francobollare Loftus-Cheek e Valentin Carboni a infastidire la costruzione del gioco di Bennacer. Poi l’accortezza nel finale di raddoppiare il presidio della corsia di destra, con Birindelli a cedere il controllo di Leao a Pedro Pereira per potersi dedicare ad arginare Theo Hernandez. Il successo del Monza è stato costruito con il lavoro di studio e di preparazione a questo match svolto in settimana, con il risultato che Palladino ha letteralmente surclassato un Pioli che ha commesso diversi errori, di formazione e di approccio mentale all’incontro.

Monza, una vittoria con le parole di Berlusconi    

Sarebbe stata la quarta partita del cuore in serie A per Silvio Berlusconi. Dopo tre sconfitte per il suo Monza, il primo successo sul “suo” Milan. Fosse stato ancora di questo mondo, mi piace immaginare quali sarebbero potute essere le sue parole prima della partita. “Ragazzi, lo scorso campionato avete sconfitto due volte la Juventus, una volta l’Inter ed il Napoli vincitore del campionato. Siete stati molto rispettosi verso il Milan ed indirettamente verso di me e la mia storia. Oggi però rompete gli indugi e sciogliete le briglie. Perché chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince!”. Paolo Corbetta