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E’ sufficiente dare una rapida occhiata alle statistiche di Monza-Roma per capire che il pareggio conquistato ieri contro i giallorossi è un ottimo risultato. Le percentuali di possesso palla a favore della squadra di Juric sono fortemente emblematiche (66 contro 34), così come i tiri effettuati dagli ospiti verso la porta avversaria (15 a 3). Poi, diciamocelo francamente, quando affronti una big del campionato che ha molte più occasioni di te per passare e che si porta in vantaggio, recuperare il risultato è qualcosa che ti dà soddisfazione e morale a prescindere. Certo, la classifica è sempre deficitaria, ma occorre fare di necessità virtù e ricordare che dopo il digiuno anche un brodino può aiutare a sentirsi meglio.

C’è ancora molto da lavorare per Alessandro Nesta per proporre una squadra che abbia le carte in regola per giocarsi con buone prospettive le chances di salvezza. La sosta per le gare delle nazionali giunge a puntino, per riordinare le idee e per recuperare i tanti infortunati di queste ultime settimane. Avere tutto l’organico o quasi a disposizione consentirebbe al tecnico del Monza di poter scegliere il miglior schieramento iniziale ed effettuare a gara in corso quegli avvicendamenti che, finora, non mi sono sembrati una sua prerogativa. Mettere in campo forze fresche e apportare qualche piccolo accorgimento tattico sono situazioni che in molti casi indirizzano e determinano i risultati.

Paolo Corbetta

Dopo la sosta ci saranno due turni contro squadre maggiormente alla portata dei biancorossi e quello sarà il momento decisivo per comprendere su quali binari si incanalerà il campionato del Monza. Io continuo a pensare che il giocatore in organico che manca maggiormente oggi a questo Monza e a Nesta sia Patrick Ciurria. Il suo dinamismo, la sua duttilità in campo, la sua capacità di crossare qualche buon pallone in area per la testa di Djuric, la sua facilità nel “vedere” la porta avversaria sono qualità che a questo Monza saranno di grande utilità.

Un'annotazione sull'arbitraggio di Monza-Roma

Un’ultima annotazione, che non vuole essere un’autocelebrazione, ma solo una constatazione di come certe cose erano facilmente prevedibili. L’arbitro La Penna ha diretto Monza-Roma in modo gravemente insufficiente, scontentando tutti: il Monza lamenta una serie di decisioni errate inerenti scontri di gioco e mancate assegnazioni di calci d’angolo, la Roma la mancata concessione di un rigore per un intervento di Kyriakopoulos su Baldanzi negli ultimissimi minuti. Non mi risulta che il comportamento di questo arbitro in gare precedenti fosse così scadente come quello mostrato all’U-Power Stadium ieri sera. Il che conferma che la designazione di un direttore di gara romano appartenente ad una sezione arbitrale della capitale per Monza-Roma fosse una decisione inopportuna. Non certo per presunta malafede, come da molti interpretato (incluso Nesta, che però a fine gara ha mostrato una certa irritazione per la direzione di gara); quanto per una mancanza di serenità e per un’eccessiva pressione psicologico cui La Penna è stato costretto. Voto a La Penna? Un bel 5. Voto a Rocchi che lo ha designato? Sono generoso e, arrotondando per eccesso, gli metto un 4. Anche per essere al vertice della classe arbitrale italiana di questi anni che ritengo la più scadente di sempre.

Paolo Corbetta             

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