Consiglio Federale, Gravina: 'Seconde squadre? Servono modifiche della Lega Pro. Abbiamo consentito che..'
Il presidente Gabriele Gravina ha fatto il punto della situazione dopo il Consiglio Federale odierno che verteva su vari temi:
“Abbiamo voluto lasciare agli atti un documento politico per quello che riguarda il lavoro sportivo, alcune nostre proposte sul vincolo e sulla parte del lavoro sportivo, quindi sul decreto legislativo numero 36, già anticipato dal ministro Abodi. Noi siamo dell’avviso che quel decreto deve andare avanti, è un provvedimento indispensabile per far crescere il movimento sportivo con alcune precisazioni. Abbiamo voluto meglio precisare la compatibilità per chiarire ed evitare forme di utilizzo deviato del codice della crisi d’impresa, con una norma che chiarisce appieno quali sono i confini del favor legislativo rispetto all’esigenza del mondo del calcio sancito dall’articolo 12 della Legge 91 che è quello della salvaguardia dei valori della competizione sportiva, quindi non consentire a società che sono in pieno stato di insolvenza di alterare la competizione sportiva”.
Ha poi spiegato la scelta di Cagliari, e non Palermo, per il dossier legato alla candidatura dell'Italia ad Euro '32:
"L’Italia è un paese geograficamente complesso: un’organizzazione che coinvolgeva due isole avrebbe penalizzato la nostra candidatura. La scelta è caduta su Cagliari perché ha presentato un progetto in stato molto avanzato, c’era stata anche un richiesta ufficiale da parte della stessa comunità per rientrare nella candidatura, ampliando il numero di spettatori. Palermo rientrerà comunque tra le città che supporteranno il cammino che stiamo seguendo per portare a casa questo risultato. Capisco l’interesse delle città e questo dà grande forza alla nostra scelta. Oltre a Palermo ci sono tante altre realtà che hanno chiesto di partecipare attivamente e questo è un motivo in più per portare a casa gli Europei”.
Poi la palla passa sul tema seconde squadre:
“Sull’introduzione delle seconde squadre in Lega Pro dal prossimo anno, abbiamo ribadito le considerazioni positive di tutto il sistema calcistico al riguardo. Oggi modificare l’assetto così come è previsto dalla Lega Pro non è possibile, perché l’articolo 49, che vieta il sovrannumero, va modificato e serve un consenso della Lega. Servono assemblee e i tempi sono lunghi, abbiamo consentito che in caso di ripescaggio la prima squadra a essere ripescata sarà sempre una seconda squadra".
Per chiudere, su arbitri e calcio femminile:
“Oggi abbiamo affrontato il tema del professionismo del calcio femminile. Costituiamo una divisione professionistica che è l’anticamera di una Lega. Con questa divisione il calcio femminile comincia ad acquisire una vera e propria autonomia. Sul tema arbitrale abbiamo raddoppiato tutte le sanzioni edittali, inserendo una novità: nel caso in cui ad aggredire arbitri siano coinvolti dirigenti, sono previsti dei punti di penalizzazione in capo alla società, minimo due punti”.