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La sosta per le nazionali può finalmente andare in archivio e il Monza di Raffaele Palladino sta già scaldando i motori. Anche se il teatro della prossima sfida casalinga di Serie A non sarà l’Autodromo Nazionale, bensì il più tradizionale U-Power Stadium, si giocherà a marce alte e contro un avversario particolarmente temibile e ambizioso. Domenica 2 aprile (squadre in campo alle 15), nel capoluogo brianzolo arriverà la Lazio di Maurizio Sarri, oggi seconda in campionato e reduce dal successo nel Derby della Capitale. Monza-Lazio sarà un match non inedito, se non chiaramente per la massima serie, e che si prospetta interessante, aperto, degno di attenzione.

Non mancano, dunque, i precedenti (tutti in Serie B eccetto uno di Coppa Italia datato 2006), che certificano un dominio biancorosso quasi assoluto: in campionato, la Lazio non ha mai vinto a Monza in tutta la sua storia e il suo unico squillo è arrivato nel trofeo nazionale ma passando dai calci di rigore. Su 9 confronti totali, i brianzoli registrano ben 4 successi. Altrettanti i pareggi, due dei quali a reti inviolate: il primo nel 1972, anno in cui la Lazio fu promossa in A, e il secondo nella turbolenta stagione 1985-1986, quando il Monza fu retrocesso in Serie C1 e in cui anche i biancocelesti sfiorarono clamorosamente quest’ultima.

Il Monza fu in grado di imporsi sui laziali sin dal primissimo e storico incrocio cadetto, datato 11 marzo 1961: allo Stadio Città di Monza, i bagaj dell’argentino Hugo Lamanna superavano la compagine della capitale per 2-1 in rimonta. A Governato, bestia nera per il Monza, rispondeva Traspedini, mentre quello che sarebbe diventato il “Sergente di ferro” Eugenio Bersellini, regalava al pubblico di casa il punto della vittoria dal dischetto. Nella stagione seguente, i brianzoli si sarebbero ripetuti con il medesimo risultato: il 10 febbraio 1963 ancora Traspedini e Gotti assicurarono i due punti, con rete biancoceleste e ininfluente di Rozzoni. Nel 1967, invece, il gol di Claudio Sala fu pareggiato dal solito Governato, ma il Monza sarebbe tornato a far la voce grossa al Sada già il 15 giugno 1969 quando, sotto la guida del Barone Nils Liedholm, superava per 1-0 (rete di Enrico Prato) una Lazio praticamente già promossa in Serie A.

Negli anni ‘70 sarebbe nata la grande, vincente e allo stesso tempo maledetta Lazio di Tommaso Maestrelli, presto scudettata. Il confronto tornò, così, ad essere realtà solo nel decennio successivo quando il celebre, oscuro e mai chiarito totalmente Totonero fece ombre sulla compagine biancoceleste, ricondannandola a qualche stagione cadetta dove ritrovò i brianzoli.

Il 7 dicembre 1980, il Gino Alfonso Sada fu teatro di un incrocio di cadetteria pirotecnico, con il Monza, retrocesso in Serie C1 al termine del campionato, a rispondere colpo su colpo all’avversario. A Garlaschelli fece eco il giovanissimo idolo di casa Daniele Massaro, mentre al rigore di Chiodi rispose, al 90’ e sempre dal dischetto, il Dottor (di fatto) Renato Acanfora. Dopo un anno di purgatorio, i biancorossi sarebbero tornati in cadetteria e, il 20 febbraio 1983, si sarebbero comportati anche meglio sotto la guida di Mazzetti, imponendosi per 2-0 con reti di Giorgio Papais su rigore e di Loris Pradella (in foto).

Dopo il pari a reti inviolate del 1985, la Lazio si sarebbe presto ristabilizzata in massima serie ritrovando prestigio e grandi successi. Resta, così, un unico precedente, quello del 23 agosto 2005 valevole per il secondo turno di Coppa Italia. In quest’ultimo frangente, il Monza di Sonzogni, allora in Serie C1, sfiorò l’impresa in gara secca contro la Lazio di Delio Rossi, terza in A al termine di quella stagione. In un Brianteo infiammato dal tifo della Curva Pieri, il copione sembrava però già scritto: Luciano Zauri portava, infatti, avanti gli ospiti con un gran pallonetto a spegenersi beffardo sotto all’incrocio del palo più lontano. 

In realtà, il Monza sarebbe stato protagonista di una grande gara, giocata alla pari contro un avversario prestigioso e di due categorie superiori. Solo al 91’ il premio per la grande prova: il monzese Matteo Beretta partiva in solitaria dalla sinistra, per poi accentrarsi e lasciare partire un gran destro stretto sul primo palo. Un gol meraviglioso, con il Monza meritatamente ai supplementari e abile a trascinare la Lazio fino ai calci di rigore. Concetti parerà subito quello di Rocchi, Campi e Coti realizzeranno per i biancorossi ma gli errori dagli undici metri saranno di più, ben 3 compreso l’ultimo dello sfortunato Beretta, grande protagonista nei 120’. 2-3 nella lotteria più spietata e sogno solo sfiorato a testa altissima.

Oggi la musica è cambiata. La Lazio è sì ancora lì nell’olimpo del calcio tricolore, ma l’U-Power Stadium è tirato a lucido e il Monza a suo agio nel palcoscenico non più inedito per questa grande sfida.

Questo il resoconto delle sfide tra le mura amiche:

Serie B 1961-1962: Monza-Lazio 2-1 (Governato- Traspedini, Bersellini)

Serie B 1962-1963: Monza-Lazio 2-1 (Traspedini, Gotti- Rozzoni)

Serie B 1967-1968: Monza-Lazio 1-1 (Sala, Governato)

Serie B 1968-1969: Monza-Lazio 1-0 (Prato)

Serie B 1971-1972: Monza-Lazio 0-0

Serie B 1980-1981: Monza-Lazio 2-2 (Garlaschelli- Massaro- Chiodi- Acanfora)

Serie B 1982-1983: Monza-Lazio 2-0 (Papais, Pradella)

Serie B 1985-1986: Monza-Lazio 0-0

Coppa Italia 2006-2007: Monza-Lazio 1-1 (Zauri, Beretta), 3-4 d.c.r.