Il borgo della Brianza che ha dato origine al cognome Valsecchi
Si affaccia sul Resegone e si trova a 700 metri di altezza il borgo oggi abitato da due persone
Davide Valsecchi è sicuramente l'italiano più famoso a portare questo cognome, tipico del nord Italia. Anzi, più specificatamente, di una porzione che, guarda caso, risulta proprio la nostra amata Brianza.
Eh sì, perché la genesi di questo cognome ha origine in un piccolo borgo situato nell'abitato di Erve, situato sul Monte Ocone, proprio davanti al Resegone.
La storia dei Valsec
Qui, in quello che oggi è l'abitato di Nesolio, arrivarono, centinaia di anni fa, due soldati della Gallia che decisero di stabilirsi fra le sue splendide colline, dove già vivevano i pochi abitanti di Valsecca. Inutile dire che il loro essere francesi fece sì che vennero soprannominati i “Valsec”, da cui, nel corso degli anni, è scaturito il cognome di Davide, che oggi è indubbiamente il più famoso presente su territorio italiano.
Cosa vedere a Nesolio
Case, stalle, fienili, pietra e legno. Cinque sostantivi per descrivere un borgo che oggi è quasi disabitato, se non fosse per due persone. Un nugolo di case che si sviluppano attorno a dei piccoli vicoli che conducono all'unica piazzetta presente nella frazione. Roberto e Stella sono le uniche persone che hanno deciso di non abbandonare Nesolio, dopo lo spopolamento avvenuto nell'immediato Dopoguerra.
Da Valsecchi fino a Roberto e Stella, il borgo ha una particolarità, riscontrabile soprattutto in autunno. Infatti, sussiste l'antico rito dell'essicazione e della battitura delle castagne che si possono ritrovare nei molti boschi presenti in zona.
Sono attivi due essiccatoi che vengono utilizzati ogni anno per rendere ancora più gustosi i tipici frutti di stagione di questa parte di Brianza. Se si volesse fare una gita fuori porta in primavera o in estate, gli essiccatoi si potrebbero tranquillamente visitare.
In particolare uno, un edificio a due piani. Questo il procedimento che inizia intorno al mese di ottobre. In quello superiore si posizionano le castagne, mentre al piano terra si accende il fuoco che le scalderà, dando loro un sapore irresistibile. Ben tre settimane il tempo necessario per l'essicazione completa. Dopodiché si procede alla battitura, per rompere i gusci, che poi verranno separati dai frutti. Un processo che si ripete annualmente, quando alcuni ervesi si recano a Nesolio per provvedere a questa sorta di rito.
La magia di questo piccolo borgo si può apprezzare anche fuori dalla stagione autunnale, per contemplare lo splendido scenario che lo circonda. Un piccolo angolo di paradiso in Brianza, dunque, dove è nato il cognome Valsecchi.