Busnago, i cittadini sul piede di guerra per un motivo: ecco quale
Sindaco e cittadini uniti per fermare un progetto a pochi passi dalle abitazioni e dal centro commerciale

La vicenda è diventata di dominio pubblico circa un mese fa, quando i consiglieri comunali di centrodestra Fabio Quadri, Gianluca Quadri e Maria Cristina Teruzzi hanno presentato un'interrogazione formale in consiglio comunale. Nel loro documento hanno evidenziato come sull'applicativo regionale S.I.L.V.I.A. (Sistema Informativo Lombardo per la Valutazione di Impatto Ambientale) risultasse già depositata la richiesta di assoggettabilità alla V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) per la costruzione del nuovo impianto sperimentale.
La notizia ha rapidamente sollevato un'ondata di preoccupazione tra i residenti, portando all'organizzazione di un'assemblea pubblica che si è tenuta giovedì sera presso il centro civico di via Piave. L'incontro ha visto una massiccia partecipazione di cittadini allarmati, desiderosi di comprendere meglio i dettagli del progetto e le possibili ripercussioni sulla qualità della vita nel comune.
Le preoccupazioni del sindaco e dei cittadini
"Questo progetto spaventa tutti", ha dichiarato il sindaco Quadri a MonzaToday. "Nonostante tutte le rassicurazioni, la possibilità che un laboratorio di questo tipo sorga in una zona così sensibile preoccupa enormemente. È vicino a un centro commerciale che accoglie 12 milioni di visitatori all'anno, ma anche a un'area residenziale e a una RSA".

Il primo cittadino ha inoltre evidenziato come Busnago si trovi già in una posizione ambientalmente delicata, essendo nelle vicinanze di diverse strutture ad alto impatto: "È vicina al termovalorizzatore di Trezzo sull'Adda, al cementificio di Calusco, al termovalorizzatore di Filago e a due arterie stradali molto trafficate come l'A4 e la SP2". Secondo Quadri, decisioni di tale portata, che potrebbero influenzare significativamente l'ambiente e la salute pubblica, dovrebbero essere prese con il pieno coinvolgimento della comunità: "Devono essere i cittadini a decidere. Nonostante tutte le rassicurazioni, per noi il rischio c'è".
Mobilitazione popolare e raccolta firme
In risposta a questa minaccia percepita, i cittadini di Busnago hanno avviato una petizione durante lo scorso fine settimana per esprimere la loro ferma opposizione al progetto. Nel documento della raccolta firme si legge: "I laboratori che gestiscono rifiuti pericolosi, anche se a titolo sperimentale, rappresentano una minaccia concreta per la salute dei cittadini. Il rischio di contaminazione dell'aria, del suolo e delle risorse idriche è inaccettabile. Ogni esposizione a sostanze nocive potrebbe avere conseguenze gravi e irreparabili per le nostre famiglie e per le future generazioni".
Una delle principali preoccupazioni espresse dai residenti è che quello che inizialmente viene presentato come un laboratorio sperimentale possa in futuro trasformarsi in un impianto permanente, aggravando ulteriormente una situazione ambientale che molti considerano già compromessa. La petizione si conclude con un appello chiaro: "Né esperimenti pericolosi né insediamenti industriali dannosi. Difendiamo la nostra salute, il nostro ambiente e il nostro futuro".