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Dal 24 aprile 2025, il mare diventa un luogo simbolico e terapeutico per un gruppo di ragazzi tra i 13 e i 20 anni. Per quattro giorni, a bordo di un comodo veliero, gli adolescenti vivono un’esperienza di vita comunitaria, lontani dalle corsie ospedaliere. Accompagnati da un’équipe di professionisti del Centro Verga – medici, infermieri, psicologi ed educatori – che li hanno seguiti nel loro percorso di cura, i ragazzi si immergono in una quotidianità diversa. Partecipano attivamente alle manovre di navigazione, collaborano nella preparazione dei pasti e condividono momenti di riflessione o silenzi carichi di significato. Ogni gesto, anche il più semplice, diventa un passo verso la riconquista del proprio corpo, dello spazio e della propria identità.

Marta Stoppa, educatrice del progetto adolescenti del Centro Verga, descrive “Essere Marea” come molto più di una semplice vacanza: “È un’esperienza che permette ai ragazzi di riconnettersi con sé stessi, con gli altri e con la natura. Attraverso attività pratiche e momenti di condivisione, rielaborano l’esperienza della malattia e ritrovano fiducia nel futuro”. Prima e dopo le navigazioni, il progetto prevede incontri preparatori e momenti di follow-up per accompagnare i partecipanti nell’elaborazione dell’esperienza vissuta.

Una barca come luogo di rinascita

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Il progetto si articola in tre uscite di quattro giorni ciascuna, ognuna delle quali coinvolge otto ragazzi, affiancati da caregiver, professionisti del Centro Verga e dall’equipaggio de I Tetragonauti, un’associazione con una lunga esperienza nell’educazione in mare e nel supporto a persone in situazioni di fragilità. La vita a bordo richiede collaborazione, adattamento e attenzione al presente, elementi che favoriscono un senso di appartenenza e di crescita personale.

Gabriele Gaudenzi, presidente de I Tetragonauti APS, sottolinea il potere terapeutico del mare: “Il mare cura perché impone ritmi diversi, stimola il lavoro di squadra e invita a vivere pienamente il momento. Queste dinamiche possono essere un valido supporto alle terapie oncologiche, rafforzando il benessere psicofisico dei ragazzi”. La barca diventa così uno spazio protetto, dove i partecipanti possono sperimentare libertà e leggerezza, lasciandosi alle spalle, almeno per qualche giorno, il peso della malattia.

Il Centro Verga: un’eccellenza che guarda lontano

Il Centro Maria Letizia Verga di Monza è riconosciuto a livello nazionale per la sua eccellenza nella cura delle leucemie infantili. Nato oltre 45 anni fa grazie all’impegno del Comitato Maria Letizia Verga, oggi trasformato in fondazione, il centro è il risultato di uno sforzo collettivo di genitori, medici e volontari uniti da un obiettivo comune: offrire speranza e cure all’avanguardia ai giovani pazienti. Con un tasso di guarigione che supera l’85%, il centro rappresenta un modello di cura integrato, che non si limita alla terapia medica ma abbraccia il benessere globale della persona.

Il progetto “Essere Marea” si inserisce in questa visione, portando la cura oltre le mura dell’ospedale. Grazie al sostegno della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, il progetto dimostra ancora una volta l’impegno della città nel prendersi cura dei suoi giovani, anche attraverso iniziative innovative e coraggiose. Monza si conferma così una comunità che non solo cura, ma accompagna i suoi ragazzi verso nuove rotte, fatte di speranza e possibilità.