Intervento estetico fatale a Monza: chirurgo condannato per errori nella rianimazione
La morte di una 39enne rivela gravi mancanze nella gestione dell'emergenza medica.
Il Tribunale di Monza, nelle motivazioni della sentenza, ha identificato una serie di gravi mancanze nella gestione dell'emergenza. In particolare, sono state evidenziate diverse criticità nell'operato del dottor Cananzi: la mancata utilizzazione del defibrillatore, il ritardo nella chiamata dei soccorsi, l'interruzione del massaggio cardiaco durante la richiesta di aiuto, l'inadeguata ossigenazione della paziente e l'esecuzione non corretta delle manovre di rianimazione senza il supporto di altri operatori sanitari.
L'epilogo e la condanna
Dopo trenta minuti di arresto cardiaco e tre giorni di coma presso l'ospedale San Gerardo di Monza, Maria Teresa Avallone, originaria di Salerno ma trasferitasi in Brianza, è deceduta. Il processo si è concluso nell'aprile successivo con la condanna del chirurgo a un anno e quattro mesi per omicidio colposo, con la concessione delle attenuanti generiche e la pena sospesa. Il medico, rappresentato dall'avvocato Augusto Colucci, ha presentato ricorso in Corte d'Appello, con l'udienza prevista per dicembre.