Marlon, Pablo Marì e Izzo: il terzetto difensivo del Monza si sta assestando tra esperienza e carattere
Nella prima, storica, vittoria in Serie A del Monza ottenuta contro la Juventus è saltata all'occhio la splendida prova del terzetto di difesa biancorosso. Sono scesi in campo dall'inizio tre giocatori molto esperti ma con tanta voglia di sacrificarsi e di lottare fino all'ultimo minuto, fattore fondamentale in un calcio sempre più intenso con ritmi spesso molto elevati. Contro la Juve abbiamo visto per la prima volta titolare Armando Izzo che ha regalato una prestazione impeccabile dando l'impressione di giocare con la maglia biancorossa da molti anni. A comandare la difesa, e la squadra di conseguenza, ci ha pensato Pablo Marí che ha messo in mostra tutto il suo repertorio tecnico e fisico applicato ad un'intelligenza tattica molto sviluppata. Lo abbiamo visto anticipare un giocatore del calibro di Vlahovic, lo abbiamo visto scegliere il tempo in maniera perfetta per entrare in scivolata andando a disinnescare le azioni offensive bianconere ma, soprattutto, lo abbiamo visto guidare con leadership l'intero pacchetto difensivo diventando anche un punto di riferimento importante per i due centrocampisti che quando sono stati in difficoltà non ci hanno pensato due volte ad appoggiarsi al difensore di proprietà dell'Arsenal. Non solo palla a terra, Pablo ha letteralmente giganteggiato anche nel gioco aereo dove, insieme a due partner difensivi in grande spolvero, ha spazzato l'area di rigore in più occasioni. Uno dei due partner difensivi di Pablo è stato Marlon che ha fatto uno step importante in termini prestazionali rispetto alle primissime uscite stagionali e in questo senso la chimica trovata con Izzo e lo stesso Pablo Marí lo ha sicuramente aiutato. Ora però dobbiamo spendere due parole sull'acquisto dell'ultim'ora in casa biancorossa. Armando Izzo è arrivato al Monza in punta di piedi, con la consapevolezza che nell'ultima stagione ha giocato molto poco con la maglia del Torino. Buona la prima, anzi praticamente perfetta, con una grinta e una voglia di dimostrare il proprio valore invidiabile. Alla ricerca di un riscatto tecnico e morale, Armando ha già dimostrato, in una partita contro una squadra forte come la Juventus, che è pronto a riprendere da dove aveva lasciato prima dell'ultima sfortunata stagione. Al Torino era diventato in breve tempo un punto fermo della squadra e ora non vuole lasciarsi scappare un'occasione così importante. Izzo al Monza non porta solo tanta esperienza ma molta grinta, un aspetto che è mancato nelle prime partite ma che ora sembra essere tornato ad essere uno dei punti di forza della squadra allenata da Raffaele Palladino. In conclusione, ci auguriamo che una prestazione così importante del pacchetto difensivo contro una squadra così importante come la Juventus sia solamente un punto di partenza per una stagione esaltante. Vincere e mantenere la porta inviolata porta il morale molto in alto, ora il Monza vuole lottare con la consapevolezza di poter rispondere presente agli attacchi di qualsiasi squadra.