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Patrick Ciurria (foto Brioschi)
Patrick Ciurria (foto Brioschi)

Il pensiero del nostro Fiorenzo Dosso, via social, al termine di Monza - Inter:

La partita Monza - Inter poteva essere giudicata da Simone Inzaghi in modo diverso da come è stata.

90 minuti più recupero sono pieni di episodi e di fischi. 

Giusti e sbagliati. Opportuni o no. Tempestivi o no.

Ridurre tutto ad un fischio (sbagliato ed inopportuno e lo ammetto onestamente) vuol dire scaricare le colpe e non riconoscere i propri gravi errori.

Fischio sbagliato ? come alcune scelte tecniche discutibili.

Fischio sbagliato ? come alcuni cambi inconcepibili.

Fischio sbagliato ? come aver buttato dentro un giocatore impresentabile, sovrappeso e clamorosamente fuori condizione.

Fischio sbagliato ? come aver subito per larghi tratti della ripresa avversari complessivamente inferiori.

Fischio sbagliato ? come non essere riusciti ad imbastire in tutto il secondo tempo una azione degna di questo nome.

Ridurre tutto ad un fischio sbagliato è facile, semplice e - soprattutto - distoglie dai veri problemi.

Fossi un tifoso dell'Inter, sarei PRIMA stanco dei suoi piagnistei e della sua gestione e POI (molto POI) arrabbiato per un fischio sbagliato. Arrivato al minuto 81. E cioè dopo 80 minuti di (quasi) nulla proposto dal gruppo dell'allenatore perennemente in lacrime.

Sono un tifoso del Monza che nella foto qui sotto avrebbe potuto beneficiare di un fischio che invece non c'è stato. Al minuto 5. E cioè prima di 90 minuti di tanta roba, tante idee, tanto coraggio messi in campo senza piangersi addosso per un fischio mancato.