Parco, Giardini e Villa Reale: il “patrimonio unico” di Monza
Dopo la diffusione di alcuni contenuti parziali relativi al masterplan della Villa Reale, tuttora in corso di redazione da parte dei professionisti incaricati da Regione Lombardia, il Comune di Monza indica le principali linee guida che stanno ispirando il contributo dell’Amministrazione Comunale alla redazione del documento.
L’obiettivo finale è individuare, per quanto riguarda la fase 2, la destinazione più idonea per investire i 32 milioni di Euro già stanziati per gli interventi; sarà, poi, il Collegio di Vigilanza dell’Accordo di Programma a licenziare la versione finale del documento prima dell’estate.
La partecipazione. Tra le linee guida ritenute più strategiche dall’Amministrazione Comunale sin dal suo insediamento, meritevole di maggiore valorizzazione rispetto al passato, vi è quella relativa alla partecipazione: lo strumento più idoneo di condivisione per costruire una progettualità così significativa per la città di Monza e per tutto il territorio lombardo. Alla luce di ciò nei primi mesi del 2023 saranno organizzati alcuni focus-group aperti anche alle associazioni di categoria per raccoglierne ogni contributo utile a rendere la fruizione del bene sempre più aperta.
Per questo il Comune sta già lavorando per favorire la realizzazione di presentazioni pubbliche dei documenti in corso di redazione, non appena saranno finalizzati e pronti per essere diffusi.
Gli esiti della fase partecipativa si riveleranno particolarmente utili sia per definire nel dettaglio gli interventi previsti nella fase 2 del masterplan, sia per il rilancio del compendio monumentale nel suo complesso in futuro, anche in vista del reperimento di ulteriori finanziamenti per la fase 3 e per le successive.
I principali interventi oggetto di approfondimento per la fase 2 al momento sono:
· Allestimento funzionale del Museo della Villa Reale (Ala Sud e corpo centrale); consolidamento e messa in sicurezza dell’Ala Nord della Villa Reale: il recupero dell’edificio della Villa e l’allestimento di un polo museale rappresentano due passaggi fondamentali nel rilancio dell’intero complesso.
A tal fine, l’Amministrazione e il Consorzio stanno lavorando per l’estensione delle giornate di apertura della Villa – in particolare, raggiungere i tre giorni di apertura – per poter richiedere per la Villa lo status di “museo”.
· Recupero del Giardino all’Inglese: tra le questioni su cui vi è piena convergenza rientra l’inserimento tra gli interventi di fase 2 del recupero dei Giardini Reali e, in particolare, del Giardino all’Inglese, primo nel suo genere in Italia, quale patrimonio naturalistico e botanico di raro prestigio.
· Porta Monza e la riqualificazione del Giardino a Nord del Serrone: la torre panoramica inizialmente ipotizzata nelle prossimità di Porta Monza è stata espunta dai documenti del masterplan: di comune accordo con la Regione, non si è ritenuto, infatti, che la collocazione all’interno del Parco fosse adeguata all’introduzione di un simile elemento.
· Restauro e parziale ripristino del reticolo viario del Parco: su viale Cavriga è prevista una doppia pista ciclabile e il perfezionamento di un doppio tracciato per lo spostamento pedonale, a cavallo e col trenino. Per questo l’Amministrazione ha chiesto di porre particolare attenzione alla cura del patrimonio boschivo e arboreo.
· Il futuro del Serrone: l’Orangerie potrebbe diventare un interessante “filtro” d’accesso per i visitatori provenienti dal parcheggio P1 e dalla futura fermata della MM5: per questo, piuttosto che prevedere una mera successione di pubblici esercizi, l’Amministrazione Comunale auspica di accogliere i visitatori in una “welcome wing” deputata al primo contatto con la realtà della Reggia, che includa anche un ampio spazio riservato a mostre temporanee di alto livello e che consenta il reperimento dei materiali utili alla visita dello stesso bene monumentale.
· Ripristino dei poli ristorativi e riqualificazione delle cascine e degli edifici adibiti a servizi: La Cascina San Fedele si configura come un bene di elevato contenuto storico-architettonico, che l’Amministrazione Comunale ha chiesto, laddove possibile, di inserire negli interventi di fase 2 ai fini della sua migliore fruizione. Saranno necessari interventi molto accurati e votati al rilancio dell’edificio dal punto di vista storico al quale affiancare una fase di co-progettazione per scopi divulgativi, formativi, didattici e/o sociali. Lo stesso metodo potrebbe applicarsi alla Cascina del Sole, anche per servire un flusso pedonale e ciclistico solitamente abbondante di frequentatori che, senza entrare nei Giardini, passando per l’accesso delle Grazie Vecchie da Sud muove verso Viale Cavriga.
Quanto alla Torretta all’interno dei Giardini, anch’essa d’interesse storico-architettonico, si riconosce l’importanza di avere un punto di appoggio con servizi e possibilità di ristoro, che sarebbe però da affiancare ad attività di carattere culturale e divulgativo, sfruttando anche la panoramica offerta dall’edificio. Anche in questo caso, in vista degli interventi futuri o della fase 3, si ritiene opportuno un intervento di recupero che ripristini in maniera quanto più fedele gli interni originari.
· Recupero funzionale degli edifici alle quattro porte: in base ai documenti progettuali gli edifici di ingresso saranno adibiti ad infopoint turistici, dopo i necessari interventi di manutenzione straordinaria.