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Peccato. Davvero un peccato. Ci ho creduto fino a 20’ dal termine. Ho creduto al fatto che, come confidato all’amico e collega Fiorenzo Dosso ad inizio settimana, potesse valere la legge dei grandi numeri. Quella che, prima o poi, riesce ad imporsi. Quella per cui, grazie al calcolo delle probabilità, le cose cambiano direzione rispetto al trend in essere. Niente, non c’è stato verso neanche stavolta. Cinque gare in A con l’Atalanta e cinque sconfitte. Peccato. Perché il Monza di ieri sera è sceso in campo con l’approccio mentale giusto, quello che era completamente mancato tre giorni prima col Venezia. Ma i biancorossi hanno trovato sul loro percorso un doppio ostacolo che li ha penalizzati e ha condizionato palesemente la partita.

L'arbitro Piccinini ferma il Monza a Bergamo 

Il primo ostacolo si chiama Marco Piccinini. Ingegnere edile che, purtroppo, ha deciso di fare l’arbitro di calcio. E, nella pochezza dell’attuale classe arbitrale italiana, dirige partite di serie A. Ieri Piccinini, sul risultato ancora di partenza, ha annullato un gol a Vignato senza che ne fosse chiaro il motivo. Forse non lo ha compreso neppure lui. 

Più che giustificate le lamentale nel corso della gara e a partita terminata di un Nesta che ha ben compreso quale piega diversa avrebbe preso l’incontro se l’arbitro (nel pieno silenzio della VAR) non si fosse inventato di aver visto qualcosa di irregolare. Persino La Gazzetta dello Sport, solitamente molto prudente nei giudizi sugli arbitri, gli ha rifilato in pagella un meritato 4,5. Le malefatte di Piccinini non si sono limitate al gol annullato. Pochi minuti dopo non ha sanzionato un fallaccio su Maldini che ha fatto sobbalzare sulla sedia anche i telecronisti di DAZN. Che disastro…

Contro l'Atalanta i cambi non hanno aiutato Nesta 

Il secondo ed altrettanto determinante ostacolo che il Monza ha dovuto fronteggiare è la differenza quantitativa e qualitativa della propria “panchina” rispetto a quella a disposizione di Gasperini. I gol dell’Atalanta sono arrivati grazie a due dei subentrati. Se si esclude il cambio Djuric-Maric, le sostituzioni del Monza hanno avuto l’effetto di peggiorare gioco ed atteggiamento dei biancorossi. 

Urge recuperare in fretta tutti coloro che sono ormai da troppo tempo in infermeria, per cause che vengono spesso tenute nascoste per presunte ragioni di privacy. In questa fase della stagione, in cui si gioca ogni tre giorni, l’ampiezza dell’organico è fondamentale. 

Per fare buoni allenamenti, per poter dosare le forze, per poter scegliere le formazioni iniziali ed effettuare i dovuti accorgimenti a gara in corso. Ecco, non chiedo tanto, chiedo che da lassù le stelle diano una mano a Nesta ed al Monza. Mi auguro che dopo la sosta di metà mese si torni ad avere l’intero gruppo a disposizione. Sarebbe un’ottima notizia per poter guardare avanti con maggior fiducia e serenità.

Ora sotto col Milan e con la Lazio. Queste prime dieci giornate di campionato ci hanno insegnato che il Monza fatica meno con le big che con le squadre alla propria portata. Speriamo sia ancora così per le prossime due gare. Paolo Corbetta