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Direttore Generale del settore giovanile del Monza
Mauro Bianchessi

Il primo luglio 2023, il Monza ha ufficializzato l'arrivo di Mauro Bianchessi come nuovo Direttore Generale del Settore Giovanile. Una figura di grande esperienza, già elogiata da Adriano Galliani, Vicepresidente Vicario e Amministratore Delegato del club: “Mauro è uno scopritore di talenti, un dirigente di grande esperienza e preparazione. Con lui il nostro Settore Giovanile entra in una nuova fase di crescita che rafforzerà ancora di più il vivaio, rendendolo una risorsa fondamentale per la Prima Squadra”.

La carriera di Bianchessi, iniziata nel 1989 come osservatore del Brescia, lo ha portato successivamente all’Atalanta, Milan e Lazio, dove ha ricoperto ruoli di rilievo nei settori giovanili e come Direttore Sportivo della Prima Squadra femminile. Nel suo palmarès spiccano 15 scudetti, 4 Coppe Italia Primavera e 19 titoli regionali, oltre a un campionato femminile di Serie B. Tra i talenti scoperti e lanciati, nomi di rilievo come Gianluigi Donnarumma, Manuel Locatelli, Davide Calabria e Andrea Petagna, ora giocatore del Monza.

Bianchessi è arrivato a Monza con l'obiettivo di elevare ulteriormente il valore del settore giovanile biancorosso, forte della sua lunga esperienza e di un’approfondita conoscenza del calcio giovanile italiano.

In una recente intervista il dirigente delle giovanili biancorosse si è espresso in maniera diretta nei confronti della gestione dei giovani italiani che stanno trovando sempre meno spazio all’interno delle prime squadre dei principali campionati italiani.

Mauro Bianchessi:Direttore Generale del settore giovanile del Monza
Mauro Bianchessi:Direttore Generale del settore giovanile del Monza

 

Il problema dei settori giovanili in Italia  

Nonostante i settori giovanili italiani continuino a produrre giovani talenti, come dimostrano le vittorie nei campionati europei e la finale dei Mondiali Under 20, esiste un problema strutturale che frena il definitivo salto dei giovani verso il calcio professionistico. Questo blocco, secondo Bianchessi, si verifica nel passaggio dalla Primavera alla prima squadra, dove i tecnici preferiscono affidarsi a giocatori più esperti, piuttosto che dare fiducia ai ragazzi di 19 o 20 anni.

“Gli allenatori delle squadre di Serie A schierano giocatori di 28 o 30 anni, penalizzando il potenziale dei giovani che rimangono intrappolati tra il settore giovanile e la prima squadra", ha dichiarato Bianchessi. Una soluzione efficace, secondo il dirigente, potrebbe essere una regola che obblighi ogni squadra a schierare almeno un giocatore cresciuto per sei anni nel settore giovanile del club. “Basterebbe impiegare un giovane in campo e tre in panchina per risolvere il problema dei giocatori italiani”.

Una riforma per il bene del calcio italiano  

Bianchessi ha inoltre sottolineato la necessità di una figura autorevole che sappia guidare una riforma condivisa per il futuro del calcio italiano. “Abbiamo giocatori forti, prodotti dai nostri settori giovanili. Quello che manca è l’ultimo step, che deve arrivare da chi dirige il calcio”. 

L’obiettivo è creare un sistema che non solo premi i singoli campionati, ma che sia orientato al bene dell’intero movimento calcistico italiano. Solo così sarà possibile trasformare il talento inespresso dei settori giovanili in opportunità concrete per il futuro.

Alessandro Sangalli