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Quella tra Fiorentina-Monza è una delle partite più interessanti da seguire in questa terza giornata della Serie A 2024/25, per tanti motivi. Palladino ritrova il suo Monza, insieme all'alto ex Colpani, dove tanto avevano fatto bene l'allenatore e il trequartista italiano nelle precedenti due annate. Due squadre che non hanno iniziato nel migliore dei modi il loro campionato, un punto per i brianzoli e due per i viola in due partite, non hanno convinto sul gioco espresso e soprattutto sulla fase offensiva che sta dando tanti problemi ai due allenatori. 

Inoltre, Fiorentina e Monza sono due squadre che, in queste prime uscite di stagione, sono scese in campo con lo stesso assetto tattico, ossia il 3-4-2-1. La viola arriva a questo incontro dopo la stancante trasferta in Ungheria, nel ritorno dei playoff di Conference League contro la Puskas Academia, che l'ha vista vincere ai rigori. Partita dove si è vista la mano di Palladino ,in alcune situazioni di gioco che andremo ad analizzare più nello specifico nelle successive righe.

Equilibrio, parola chiave per il gioco di Palladino

Per capire come giocano le squadre di Palladino, la parola che descrive al meglio il suo calcio è l'equilibrio. Questo concetto è presente sia nella fase offensiva che in quella difensiva. 

Nella fase di non possesso è più facile trovare l'equilibrio, favorito dal modulo utilizzato da mister. Palladino, dove oltre ai tre difensori si abbassano anche i quinti di centrocampo, chiudendo tutte e cinque le zone di campo e molti spazi negli ultimi 30 metri della loro metà campo. Creando così una vera e propria diga difensiva, pronta ad intercettare gli attacchi avversari per poi permettere alla propria squadra di iniziare una ripartenza. 

Nella fase offensiva, l'equilibrio consiste nel lungo possesso palla che la squadra di Palladino produce a metà campo, rendendosi una squadra che vuole avere per lunghi tratti il pallino del gioco. 

Il possesso palla attuato a Monza da mister Palladino, è una circolazione di palla veloce che va a cercare gli esterni a tutta fascia che possono venire dentro il campo per creare la superiorità, vedi Carlos Augusto, facendo così alzare la linea difensiva avversaria oppure mandare in profondità uno dei due trequartisti. Un'altra soluzione che le squadre di Palladino usano, tramite il possesso palla, per scardinare le difese avversarie è quello di aspettare il momento giusto per appoggiarsi sulla punta, agente da boa, per mandare poi in porta i trequartisti.

Gli esterni saranno fondamentali

Sono tante le domande che possono sorgere riguardo a che tipo di partita ci si può aspettare tra Fiorentina e Monza, visto lo stesso modulo utilizzato e idee di gioco simili. Sarà un match giocato uomo contro uomo? La risposta potrebbe essere sì, perché si affrontano due squadre in difficoltà e quindi inizialmente si marcheranno a vicenda senza voler commettere errori. Si può dire che questa sia una partita, caratterizzata dall'equilibrio nella quale i dettagli potrebbero fare la differenza, dove vincerà chi sbaglierà di meno tra le due avversarie. Tuttavia, un'aspetto su cui si può essere sicuri riguarda l'utilizzo continuo degli esterni, ritenuti due pedine fondamentali da entrambi gli allenatori per sviluppare il loro gioco. Federico Guagliumi 

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