Il Monza di Berlusconi: storia di una grande avventura
Il sapore di una nuova sfida e la profondità di passioni mai sopite
Se per valutare un progetto ci si affida ai numeri, occorrono animo leggero e sguardo prospettico per accompagnarlo durante il cammino: il 28 settembre 2018 Fininvest rilevò il Calcio Monza da Nicola Colombo, è tempo perciò di primi bilanci per la nuova avventura calcistica di Silvio Berlusconi.
Centrale il ruolo di Adriano Galliani, storico collaboratore in ambito sportivo e non solo: l’attuale Amministratore Delegato del Monza, monzese di nascita e da sempre tifoso dei colori biancorossi, al punto da avere tra i desideri di quand’era bambino quello di poterne essere Presidente, aveva già ricoperto cariche nel Club per un decennio sotto la Presidenza Giambelli.
La sfida che si è posta una delle coppie più vincenti della storia del calcio mondiale è quella di proiettare il sodalizio brianzolo nella massima serie nazionale, dove, nonostante la lunga storia fatta di piccoli record (quattro Coppe Italia di Serie C conquistate), non ha mai militato, a differenza di altre sessantasette società; le ultime a centrare quest’obiettivo sono state in tempi recenti Sassuolo, Frosinone, Benevento e Carpi. Anche i tifosi stessi, nel loro piccolo, possono pronosticare le sorti del Monza, magari facendo qualche scommessa, giocando in modo sicuro usando un bonus Sisal.
A livello inconscio ci può essere il desiderio di scrivere ancora una volta la storia del calcio, con una minima rivalsa verso la tifoseria rossonera che aveva lamentato il disimpegno finale della proprietà prima di scivolare verso le incertezze societarie e le difficoltà sportive attuali: non a caso, con toni scherzosi Silvio Berlusconi, che ha ritrovato il gusto dei bagni di folla negli stadi, ha affermato che in caso di amichevole col suo vecchio Milan il Monza di Cristian Brocchi non sfigurerebbe affatto.
Ma è una storia che si sta cercando di scrivere soprattutto con la passione: in un calcio che richiede sempre più modelli aziendali, se non industriali, certamente servono forti investimenti (tra gli altri 5 milioni destinati alle infrastrutture come lo Stadio Brianteo e il Centro Sportivo Monzello) e chiarezza di obiettivi a prescindere dalla categoria, ma una tale rivoluzione implica le attenzioni che solo gente innamorata sa dare.
Il mondo biancorosso è cambiato gravitando attorno Fininvest: dalla comunicazione al mercato, dall’interesse dei media (il recente posticipo in casa della Juventus U23, che ha riconsegnato al Monza la vetta della classifica, è stato visto su RaiSport più che Manchester Utd-Arsenal su Sky) alla partecipazione della tifoseria, che in casa sfiora la media di 4 mila presenti.
Collaborazioni e nuove politiche societarie
In una parola, il Monza ha cercato di darsi e si è già dato una dimensione che non ha mai avuto, nemmeno nei gloriosi tempi del Sada in cui la Serie A sfuggiva sempre per un soffio: avere come City Partner l’Autodromo, dove sono state presentate le maglie della stagione ’19-’20 e il cui logo è ricamato sul colletto, e come Fashion Partner lo stilista tedesco Philippe Plein, presente nel mondo del calcio con Monaco e Roma, ne è la prova.
Il percorso comporta sacrifici e sbagli: dolorosa la rinuncia a qualche beniamino della tifoseria nelle due sessioni di mercato che hanno visto concretizzate una sessantina di operazioni, nefasta la Coppa Italia di Serie C lasciata a Viterbo con una gara meno coraggiosa del solito; il telaio invernale si è rivelato nel frattempo la giusta base su cui innestare i puntelli estivi, per una formazione che sta dimostrando di valere altre categorie.
La Coppa Italia dei grandi (da quanto tempo non si giocava con autorevolezza su un campo come Firenze?) e l’inizio di campionato da primato (mai nella loro storia i biancorossi avevano centrato una striscia di cinque successi iniziali) lo comprovano: si lavora altresì in sinergia col territorio, espressione che spesso si usa per il dono della sintesi, ma svuotata di una più nobile valenza politica.
In collaborazione con un altro tifoso storico, il Sindaco Dario Allevi, procedono politiche educative, come l’iniziativa che ha portato sui banchi delle scuole monzesi gli astucci griffati AC Monza per il primo giorno dei nuovi alunni, e così non è da trascurare l’attenzione verso il mondo dei ragazzi appassionati di videogiochi, settore nel quale si è sbarcati con l’allestimento del proprio Team eSport.
La Brianza: un importante bacino per i colori biancorossi
Proprio a questo bacino, anagrafico e geografico, ci si rivolge: non è solo appassionare nuove generazioni al Monza, ma trasmettere loro i valori etici che la dirigenza richiede alla squadra nel confronto con arbitri, avversari e tifosi.
La città di Monza è ben posizionata nella classifica dei comuni della Lombardia quanto a popolazione, aggiornata a inizio 2019 per quanto concerne le prime dieci posizioni.
- Milano
- Brescia
- Monza
- Bergamo
- Busto Arsizio
- Como
- Sesto San Giovanni
- Varese
- Cinisello Balsamo
- Pavia
Alla fine parleranno i risultati, come sempre: intanto il Monza di Silvio Berlusconi lascia presumere di andare oltre la soddisfazione di essere stato il trampolino di lancio per allenatori come Alfredo Magni, Luigi Radice e Nils Liedholm, e giocatori come il mitico capitano Fulvio Saini, bandiera paragonabile ai vari Alessandro Del Piero, Paolo Maldini, Francesco Totti e Javier Zanetti, il trio Luciano Castellini, Claudio Sala e Patrizio Sala, che vinse col Torino lo scudetto, o baldi giovani come Daniele Massaro, Paolo Monelli e, da ultimo, Pierluigi Casiraghi